Le menzogne scoverò. Annuserò la tua anima e le troverò.

JalynexPreside (siamo con lei!)

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  1. ~Miss Jalyne
     
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    JALYNE HALIA MCRUNER * Scheda *




    * Annoiata e nervosa. * Data che il Preside non dimenticherà. *



    *Ciaf ciaf. Ciaf ciaf*

    Ad ogni passo, gli alti anfibi neri lasciavano precise impronte sul pavimento altresì lucido, della scuola di Hogwarts. I biondi capelli della donna, ricci e grondanti acqua, inumidivano la leggera maglia a maniche corte - per altro già fradicia - che indossava sotto una pesante giacca di pelle. Ma lei non sembrava farci caso. In realtà non aveva fatto caso a nulla da quando aveva varcato il cancello di entrata. Aveva ignorato gli sguardi stupiti e spaventati di alcuni ragazzi che stavano camminando per i corridoi; fingeva persino di non aver visto quel gruppetto di giovani che bullizzavano uno del primo anno. Camminava dritta Jalyne, anche sotto il peso degli abiti bagnati dalla pioggia e sogghignava. Parlava solo quando era sicura che nessuno fosse nei paraggi e non aveva alcuna intenzione di abbandonare la sua aria stralunata. Fremeva per ogni sguardo terrorizzato e contava quanti, tra quegli alunni, sarebbero diventati dei traditori, se già non lo erano.
    << Jalyne, allora! Dove stiamo andando? Cosa ci facciamo alla scuola? Non ti è mai piaciuto questo posto. >>
    Havis parlava mentre saltellava a destra e a sinistra, guardando con disgusto ogni cosa. Se Jalyne non stava attenta, al contrario Havis commentava ogni minimo particolare; dalle pareti fino all'arredo, tutto faceva schifo secondo lui. Era quello il motivo per cui Jalyne aveva smesso di ascoltarlo già dalle scale del primo piano. Non gli rispose nemmeno stavolta, limitandosi a fermarsi davanti a due gargoyles di pietra.
    << Vino Rosso >>
    I gargoyles si spostarono per lasciare spazio alle scale a chiocciola che Jalyne conosceva bene, eppure lei non le salì. Voltò lo sguardo verso la faccia stupita di Havis e gli sorrise.
    << Sia chiaro. Niente casini inutili oggi. Non urlare. Non sbraitare e non farmi venire un gran mal di testa. Devi scoprire se è veramente tutto a posto qui a scuola. Il signor Lestrange, mio signore, mi ha concesso questo privilegio, quindi... osserva e taci. >>
    era serio il suo tono, nonostante continuasse a sorridere. Sembrava divertita da quella situazione quasi quanto la eccitava il pensiero di passare del tempo con il preside. Lestrange l'aveva incaricata di controllare, osservare e scoprire; tre cose che lei amava fare. Certo, torturare sarebbe stato più divertente ma anche questo non era affatto male.
    << E comunque... Eri tu quello che la odiava. Io mi sono trovata bene tra queste mura. >>
    arricciò il naso mentre, con ripicca, batteva la sua spalla contro quella del suo caro amico immaginario. Lo vide spostarsi appena e saltellare per schivare le impronte di fango che aveva lasciato lei.
    << Bugiarda! Io sono te, quindi anche tu l'hai odiato questo posto. E poi.... hai lasciato impronte ovunque! L'hai fatto apposta ammettilo! >>
    la indicò prima di spostare l'indice verso terra e ridacchiare come se avesse un eccesso di tosse.
    Jalyne non negò le parole dell'amico nè si scompose. Salì il primo gradino e la scala iniziò a muoversi. Odiava aspettare. Lo aveva sempre odiato.
    << Non proprio. Mi vendicherò sul tappeto pregiato del preside. >>
    mostrò i denti, alla ricerca di un sorriso, risultando ancora più inquietante. Era tutta vestita di nero - comprese le calze a rete - e quel colore, unito alla sua carnagione pallida, non aiutava: il suo aspetto era sempre il solito. Occhiaie inquietanti e sguardo stralunato segnalavano desiderio di morte o vendetta, ovunque andasse.
    << Che fai? Non bussi? Potrebbe essere nudo! oppure sta ballando in tutù sopra la sua scrivania. O magari... fa le cose zozze con qualche studente! Aspetta...... mi piace la cosa. Dai entra! >>
    Delle volte Jalyne era felice di essere l'unica che poteva sentire Havis e le sue immense cavolate. Scosse la testa e spalancò la porta senza alcun preavviso. Subito l'odore tipico di quella vecchia stanza la accolse, lasciandola indifferente. Non le piaceva affatto, tanto che strofinò i piedi sul tappeto e vi lasciò la maggior parte della fanghiglia che non era andata perduta nel tragitto.
    << Signor Preside! >>
    chiamò a gran voce, facendo qualche passo dentro la stanza circolare per adocchiare l'uomo.


    Role code by Ellenroh Carrow

     
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3 replies since 13/6/2015, 17:10   73 views
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