La verità che odiano

Bill/Hope/Luke

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  1. B.Weasley
     
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    Era rimasto impietrito, immobile, appoggiato alla porta della stanza dove aveva appena dato la buonanotte ai ragazzi. Victoire, Dominique, Louis, Daniel...
    Immobile, a raccogliere stralci di autocontrollo, sentendosi ad un passo dal fare la pazzia peggiore e più pericolosa che mai si era concesso di riconoscere da quando vivevano lì, nelle catacombe.
    Ogni volta che a lui, Fleur, Hope, George...sembrava di essere sulla strada giusta, la batosta arrivava sempre peggiore.
    L'annuncio di quell'ultima retata aveva quasi ucciso mamma. Era bastato un accenno ai dati sui prigionieri arrestati vicino a Hogsmeade a fare sperare che la chioma rossa intravista da un presente potesse essere Ginny...Era stato sufficiente l'annuncio che le squadre di Auror avevano fatto seguire subito dopo, i dettagli su ciò che era stato fatto a quella e ad altre persone, per rimpiangere di aver osato sperare.
    Mai come in quei momenti avrebbe avuto bisogno di parlare con George, che invece non potevano più contattare da giorni. Troppo pericoloso continuare a tirare la corda, il fratello aveva dovuto trincerarsi nella sede del Tiri Vispi Weasley e fingere il meglio possibile di essere quel cittadino provetto che il Ministero voleva.
    Bastardi, figli di...Quanto vi state godendo l'autunno prima dei vostri maledetti Giochi!
    << Bill. >>
    Si riprese da un torpore che non era efficace, non era nemmeno lontanamente privo di dolore. Guardò suo padre, Hope e Luke, seduti al tavolo nella sede del Cavillo, di fronte a lui.
    << Io dico che dobbiam cominciare a giocare sporco anche noi. Fanno i loro annunci? Facciamone uscire anche noi, di notizie che parlano di loro. Incendiano librerie e negozi? Facciamo uscire sempre più di quella verità che loro odiano. >> Li guardò, mortalmente serio. << Sbattiamogli in faccia quel passato che loro si stanno dannando per cancellare. Cosa ne dite? >> chiese, fissando ognuno di loro.
    Papà, non mollare. Per la mamma...
    Incontrò lo sguardo di Hope e cercò di sorriderle, pur consapevole di avere sul volto un'espressione che era quanto di più lontano potesse esservi dal sorriso che avrebbe voluto donarle. Allungò una mano sulle sue, a dare e cercare conforto.

    Edited by B.Weasley - 31/1/2015, 13:25
     
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  2. º Luke °
     
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    * Luke David Brennant *

    La serietà dell'anima




    * L'amore di una famiglia è ciò che lo salverà. *



    Stavano rinchiusi in quella sede del giornale da ore interminabili. Aveva dimenticato di cambiarsi prima di cena; aveva dimenticato persino la cena. Per non parlare del bicchiere di whisky che si rigirava tra le mani da mezz'ora. Gocce di liquido aranciato si andavano adagiando sui polpastrelli mentre si agitava nella scomoda sedia che non ricordava di aver scelto. Erano passate solo poche settimane dall'ultimo annuncio eppure sembravano anni infiniti. Erano passati solo pochi istanti dall'ultimo silenzio, nonostante aleggiasse nell'aria il fetore della paura.
    Guardava Bill con la coda dell'occhio destro e fingeva di non notare la sua ira. Fingeva di osservare Arthur Weasley senza vederlo realmente. La notizia di una "chioma rossa" tra i ribelli in superficie e la successiva esecuzione non aveva portato risvolti positivi, ovviamente.
    << Bill... Non stai ragionando. >>
    La sua voce aveva un tono calmo, quasi privo di alcuna emozione. Sapeva di star sbagliando rivolgendosi così all'amico ma era l'unico modo che aveva per farlo esplodere. Luke era sempre stato bravo a far ridere gli altri, tanto quanto era bravo nel farli incazzare.
    << Pensa a ciò che vuoi fare. Se noi dovessimo far uscire le verità, quanti pensi che ci crederebbero? Siamo dei ricercati! Siamo i Reietti del mondo magico! Per tutti, siamo una malattia da debellare. Per la popolazione siamo semplicemente dei ricercati. Quanto pensi che possa essere ascoltata la nostra parola? Hai visto con i tuoi occhi come le persone credono nel Ministero. Pendono dalle labbra dei Lestrange. Esultano quando ci sono esecuzioni in programma. Pensano seriamente di star vivendo una vita meravigliosa. >>
    mentre parlava si era alzato in piedi, rovesciando un po' di whisky sul pavimento cementato della sede del Cavillo. Aveva fatto qualche passo verso Bill e un pugno allo stomaco l'aveva colpito quando l'amico aveva stretto la mano di Hope. Mai come in quel momento gli mancava sua moglie. Lei sarebbe stata disposta a lottare al suo fianco per evitare la morte ai Reietti che nascondevano nelle catacombe.
    << Se dovessimo far uscire qualche voce, metteremmo in pericolo tutti. Non parlo di te, me e chi sta qui questa sera. Ti parlo di Mels, Seb e Dan. Ti parlo di Clara e Ryan che stanno rischiando il tutto e per tutto solo per passare qualche momento insieme. Ti parlo di Will e Meredith. Ti parlo di tuo fratello in superficie, rinchiuso tra le mura della sua casa. Finge di essere pro ministero ma.... per quanto tempo ce la farà ancora? Potrebbero scoprirlo da un momento all'altro. >>
    era sempre stato troppo analitico secondo alcuni, ma lui amava la sua parte realista e cinica. Lo aveva aiutato con la sua carriera e lo avrebbe aiutato anche adesso. Bill non ragionava affatto sulle conseguenze della sua rabbia. Non capiva di doversi fermare a prendere un bel respiro.
    << Sei sicuro di voler rischiare, Bill? Sei sicuro di voler mettere la tua rabbia davanti alla vita di tante persone? Ti devo ricordare del lavoro che facciamo in superficie? Dei gruppi che cercano di riportare le persone alla realtà? Ti devo elencare tutti i nomi di coloro che sono morti la Notte dei Cristalli? Sono appesi tutti a quel fottuto muro e ci passo ogni giorno davanti. Io non ho il coraggio di aggiungervi altri nomi. Non me la sento di prendermi una responsabilità così grande. Tu, Bill? Tu sei in grado di vivere con questo peso sulla coscienza? >>



    Role code by Ellenroh Carrow

     
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1 replies since 30/1/2015, 20:08   14 views
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