[storyline]: Embrace your future

M.A.G.O. 7 Giugno 2010

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  1. Cameron Alton
     
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    Quella notte non era riuscito a dormire e certo non per il fatto che li aspettasse lo scritto di Incantesimi, che era diventato la sua bestia nera per centinaia di motivi tutti differenti dalla materia. La materia gli era sempre piaciuta - anche se la parola "sempre" riferita al passato non era più sicuro di poterla usare con sicurezza. La pozione medicina che molta, troppa gente continuava a prendere e che lui aveva deciso di ignorare...quanto aveva cambiato, anche dei suoi ricordi? Quanto aveva cancellato nella sua memoria?
    Entrò nella sala grande trasformata in classe per l'ultima volta della sua vita. E pensò con un rabbioso rimpianto che...non avrebbe potuto veramente rimpiangere Hogwart. Non per la scuola che era diventata.
    Non per le infinite notti di decisioni e di incubi cui il Ministero e quegli odiosi professori avevano costretto lui, Amber, i suoi fratelli...
    Mentre sedeva ad un tavolo qualsiasi, non troppo defilato per non dare a Kierkgard la soddisfazione di spostarlo più vicino alla cattedra, ma nemmeno troppo al centro dell'attenzione.
    Avrebbe consegnato in bianco? Molto probabile!
    Sarebbero rimasti a lungo a fare i bravi maturandi? Ma neanche per sogno!
    A preoccuparli non era quello scritto e tanto meno i risultati finali dei M.A.G.O. Lo preoccupavano di più i possibili finali che la giornata avrebbe potuto avere. Avevano cercato di prevederli tutti e...non c'erano ovviamente riusciti. Troppe le cose che potevano andare storte nel loro piano, pochissime le certezze.
    Lui e Amber non avrebbero potuto restare in quel castello e la vita alla macchia non entusiasmava nessuno dei due. Lei cercava di vederne gli aspetti positivi più per tranquillizzare lui...e lui cercava di mostrarsene convinto...con scarsi risultati. Era sempre stato un pessimo attore, Henry e Amber glielo dicevano da una vita.
    Ascoltò con grande fatica le raccomandazioni dell'esaminatore esterno e ancor più disperatamente quelle del caro professore, desiderando che al loro posto potesse esserci soltanto il Preside...se proprio questa pagliacciata dei MAGO doveva consumarsi. Ma sapeva che era meglio, in fondo, che il Preside fosse altrove...che non potesse essere accusato dal Ministero di tutto quello che poteva accadere in quella sala...Già ci sarebbe stato tutto il resto a seguire...e non erano prospettive molto rassicuranti.
    Gli sfuggì uno sbuffo ironico quando Kierkgard augurò loro buona prova. Alla sua sinistra, dalla fila di banchi posta sotto le finestre, Amber lo freddò con uno dei suoi sguardi...da dietro partì invece un calcio di avvertimenti di quelli più potenti e ben assestati sotto la sedia. Hanry non perdeva la sua verve.
    Avrebbe tanto voluto sapere come faceva a tenere quelle espressioni impassibili, così capaci di mandare affan... Mulciber e compagnia e farlo con il sorriso.
    Sorriso no...ma quando poterono leggere il testo della prova, beh...questa volta Henry per lo meno rischiò di ridere in faccia a Kierkgard quasi più di lui, che fu zittito da Amber e Joanne contemporaneamente.
    Dio, che voglia di mandarli davvero al diavolo per direttissima! Loro, i loro libri, i loro programmi ministeriali e compagnia!
    Si costrinse a mantenere la calma, iniziò con tutta la buona volontà a contare lentamente, mentre si ripeteva le conseguenze assai peggiori che avrebbero potuto pagare altre persone, se avesse sclerato come Kierkgard si aspettava di vederlo sclerare.
    No, c'era troppo in gioco.
    Doveva resistere e lo avrebbe fatto.
    Di più, li avrebbe ingannati tutti quanti. Avrebbe sbugiardato Kierkgard davanti alla commissione, scrivendo il miglior tema che certo non avrebbe potuto aspettarsi da lui. Gli esaminatori esterni dovevano essersi sentiti dire il peggio dal professore e da Montague, su di lui. Ma questa volta non avrebbero potuto fare nulla, se non lasciarlo uscire da quella sala quando lui avesse voluto.
    Libero di iniziare veramente ciò che gli interessava fare, che andava fatto.
    Snow, la Hudson e gli altri ragazzi li aspettavano. C'era qualcosa di vitale che rendeva esami, voti e tutto il resto assolutamente inutili.
    Picchiettò la piuma sul foglio bianco, sorridendo sghembo ad Amber, mentre si chiedeva cosa avrebbe fatto lei, su quella pergamena.
    Probabile che gli ormoni impazziti della gravidanza facessero a lei brutti scherzi...ma lei sarebbe stata giustificata.
    Lui aveva deciso come iniziare.

    "Non c'è niente di peggiore, per uno stato magico come l'Inghilterra - la culla della tradizione magica - dello scoprirsi ad essere diventata la culla dell'epidemia che ha quasi provato tutti del potere magico" - dal discorso dell'insediamento del Ministro Bouchka.
    Aprire con una forbita citazione...cosa c'era di meglio?
    Grazie, Amber e Joanne. Ogni tanto darvi retta e studiare...può tornare utile.
     
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5 replies since 26/10/2014, 12:04   113 views
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