Ehy Sister... I was thinking of...

My Memories

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  1. •Elias·
     
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    Ehy Sister...
    ...I Was Thinking of....
    ...Our Time.


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    E' una raccolta di lettere che Elias decide di indirizzare a Clara, durante la sua permanenza nel Picco dei Giganti. Racchiudono racconti di tempi passati, speranze nate e morte con il tempo, sogni irrealizzabili e chissà... Magari anche qualche raggio di felicità. ^-^

    Edited by •Elias· - 18/5/2014, 19:15
     
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  2. •Elias·
     
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    Ehy Clara,

    Non so perchè ho iniziato a scrivere. Forse è colpa della solitudine che pesa sul mio petto, oppure è semplicemente il fatto che non so che fine hai fatto. E' strano, credevo di odiare la scrittura. Sai, tutte quelle parole sprecate e non dette, tutti quei sentimentalismi che sbocciano quando si impugna una penna e la si lascia scorrere su un foglio. Ho sempre creduto di non sopportarlo; persino a scuola eri tu quella che prendeva appunti, non io.
    Non ricordo quante lettere ti ho già scritto, sinceramente. Ho smesso di contarle la seconda settimana che siamo arrivati qui. (Se mai ci rincontreremo ti dirò a voce dove sono stato.)
    Posso solo sperare che tu e Marc stiate bene. Che tutti stiate bene. So che è inutile avere una simile speranza dopo i racconti che ho sentito, ma sono certo che tu sei viva. Lo sento.
    Ricordi quella notte d'estate che siamo scappati da casa di tuo padre? Avevamo sedici anni ed eri tanto testarda da trasgredire le regole solo per andare ad ascoltare uno stupido gruppo della città vicina. Quella notte è capitato di tutto, è vero, ma non siamo riusciti ad ascoltare "Gli Scarafaggi Volanti". Se solo penso al nome della band adesso, mi chiedo cosa ci trovassi di bello in quella musica, perchè... quel nome racchiudeva tutta l'essenza del loro sound scoordinato. Per non parlare della voce del cantante! Lo so che lo adoravi ma... erano veramente terribili! Più ti ripetevo che odiavo la loro musica, più tu insistevi nel dire che ero solo geloso delle loro fans. Non sono mai riuscito a farti cambiare idea però ora non sei qui a ribattere quindi: LI HO ODIATI! Erano un gruppo di ragazzini invasati che non sapevano nemmeno distinguere la destra dalla sinistra. Non te l'ho mai detto ma un giorno ho incontrato il bassista per strada. E' andato a sbattere contro un muro perchè aveva concentrato tutto se stesso nel guardare il sedere di una tipa! Penso che quello sia stato uno dei giorni più belli della mia infanzia.
    Perdonami se ogni tanto mi dilungo troppo e perdo il filo del discorso ma quando scrivo è questo quello che accade. Non riesco a mettere un freno ai miei pensieri e scrivo all'infinito. Scrivo cose che credevo di aver dimenticato e racconto storie che nessuno dovrebbe mai conoscere, come quella notte del concerto. Ci siamo persi! Siamo arrivati alla città vicina e abbiamo sbagliato via. Ci siamo finiti al porto e lì ci siamo divisi. Dicevi che sarebbe stato più facile in quel modo trovare la strada. "Abbiamo più possibilità di trovare la piazza del concerto" dicevi. Beh... Non si sentiva musica lì e non c'era anima viva tra quelle banchine vuote.
    Ho vagato da solo per mezz'ora prima di accorgermi che ero tornato al punto di partenza come uno sciocco. Mentre camminavo, contavo i passi per non pensare a quanto detestassi tutto quel silenzio. C'è una cosa che non ti ho mai detto, Clara, ma sono certo che tu l'hai capito molto prima di me. Odio la solitudine. All'inizio è stato facile. Quando ero piccolo era più semplice stare solo, perchè sapevo di poter disegnare il mondo che sempre sognavo di poter vivere. Poi sono arrivato ad Hogwarts - non lo credevo possibile - e nessuno mi parlava. Nessuno a parte te. Ti ho detestato per aver portato il caos dentro al mio mondo perfetto. Ti ho odiata per tanti anni in gran segreto, perchè ho capito che vivevo una menzogna.
    "Sorridere in due è più divertente".
    Questo dicevi e avevi ragione. Da allora, mi è difficile trovare pace con la solitudine. Col tempo mi sono accorto che, inconsciamente, ricercavo la compagnia di persone completamente diverse da me. Mi nutrivo delle loro parole e alimentavo le loro piacevoli emozioni anche quando andavano via. Tutti vanno via, Clara. Tu non hai mai creduto possibile che questo potesse accadere perchè hai sempre avuto al tuo fianco qualcuno che ti proteggeva ad ogni costo ma io? Io avevo solo te e poi Marc. Una sorella ed un fratello con cui non ho mai avuto un legame di sangue ma che mi hanno donato tutto il loro essere.
    Quella notte, nel porto, quando stavo per perdere la pazienza e la speranza di rincontrarti, sei apparsa alle mie spalle. Ho riconosciuto i tuoi passi saltellanti - sì, saltellavi ogni volta che eri felice - e ho capito: non posso sperare che le persone tornino sempre, ma almeno posso desiderare di avere la mia famiglia al mio fianco.
    Ti ho sorriso appena e tu hai esultato. I tuoi occhi brillavano e tra le mani tenevi due buste di carta.
    "Non ho trovato la strada per il concerto, ma in una di quelle vie laggiù c'è un negozio che resta aperto tutta la notte. Avevo fame!"
    hai giustificato la tua assenza così, aggiungendo un'alzata di spalle, ricordi? Ti chiesi come facevi a sapere che ero proprio in quel punto del porto e tu hai semplicemente indicato qualcosa sotto i miei piedi.
    Sul ciottolato c'era il dipinto di una donna bendata che avevo ammirato in silenzio quando eravamo passati di lì la prima volta.
    "Ho pensato che il disegno potesse averti chiamato a sè. E non sbagliavo, per fortuna."
    Continuo a dilungarmi con i pensieri, sai? A volte mi capita di pensare a cosa sarebbe successo se tu non fossi mai tornata a cercarmi. Se ti fosse successo qualcosa o se io fossi stato costretto a tornare a casa senza di te. Chissà come sarebbe andata a finire quella nottata assurda.
    Clara, è ufficiale. Sono diventato un sentimentale dal cuore tenero! Ma non aspettarti che io lo mostri a qualcuno qui! Mi affeziono a questo gruppo ogni giorno di più e sono pronto a difenderli con tutti i mezzi a mia disposizione, ma non lo ammetterò mai! Qui scrivo e qui nego ogni emozione. Sono più che sicuro che non leggerai mai queste lettere. Sarebbe troppo imbarazzante e troppo strano. Insomma, cambiare carattere così di punto in bianco farebbe impazzire chiunque, compreso me stesso.
    Oh già... Oggi Becca ha deciso di voler disegnare le mie scarpe. Quella bambina mi sta facendo diventare matto. Ancora nessuno ha saputo nulla sui suoi genitori ed ha solo tre anni. E' piccola ma posso assicurarti che da grande sarà un'artista impeccabile. Ricordi Picasso? E' quel pittore babbano che amava il cubismo. Beh, comunque... Becca continua a scomporre le facce delle persone che ritrae dimenticandosi che hanno due occhi e non tre o uno e mezzo. Oppure è convinta che tutti debbano avere una bocca verticale sulla guancia. Non so chi le racconti certe storie ma disegna degli esseri vampireschi con troppi troppi denti! Sono certo che ti piacerebbe conoscere Rebecca. Spero di potertela presentare un giorno, a meno che i genitori non si facciano vivi e vengano a cercarla, in qualche modo.
    Non so mai come chiudere una lettera quindi ho deciso di non farlo. Non amo la parola "Fine" nè i saluti. Non ho mai capito nemmeno perchè le persone mettano il loro nome alla fine di ogni scritto. Insomma, sai benissimo che sono io, no? E poi, queste lettere sono differenti da quelle normali. Queste non posso spedirtele nè via gufo, nè con la posta babbana.

    P.s.

    "Cupcake, I ate that day.
    Cupcake, I love to bake.
    Cupcake,
    Cupcake,
    Cupcake,
    My girl is like this Cupcake.
    I have to say it.
    I love Cupcake
    with chocolate and milkshake."
    Questa era una delle canzoni di quel gruppo scemo. Non la ricordo tutta ma credo che le strofe fossero più o meno tutte uguali!
    Continuo a dire che erano idioti all'ennesima potenza.

     
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  3. •Elias·
     
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    Hello Sister,

    è notte fonda e dovrei dormire, ma mi riesce ancora difficile. Passo giorni a pattugliare posti ignoti e sento storie che vorrei non sentire. So che a Londra non ve la passate bene, eh! Spero solo che tu sia ancora in salvo. Qui abbiamo fatto una lista approssimativa di tutti i nomi di coloro che sono morti o sono stati presi dal ministero. Sono tanti anche se credo non siano nemmeno la metà di quelli realmente catturati o andati perduti. E' in questi momenti che penso di voler diventare sordo, proprio come quando abbiamo scoperto che i genitori di Becca sono stati catturati e torturati.
    Ti ricordi Becca? La bambina di tre anni che diventerà sicuramente un'artista...
    Non ho trovato il coraggio di dirle la verità, Clara. Non sa ancora che è diventata orfana. Come si fa a dire ad una bimba che non avrà più una famiglia? Come faccio a guardarla negli occhi, dicendole che non ho potuto mantenere la promessa? Non l'ho protetta dal dolore e dalla paura. Sai che urla durante la notte? Come lei, lo fanno anche altri bambini.
    Tutti li sentiamo piangere eppure non sappiamo come aggiustare le cose, anche a distanza di mesi da quando siamo qui. Non abbiamo molto su cui lavorare a parte parole portate dal freddo vento invernale. Se solo tu fossi stata qui... Tu sì che sei brava con i bambini. Riesci a calmarli e li fai ridere.
    Ricordi quando hai deciso che dovevano andare in cerca di avventure? Avevamo dodici/tredici anni più o meno. Avevi deciso che era nostro sacrosantissimo dovere seguire le orme di tuo padre, credendo alle sue storie palesemente inventate. Non ho mai voluto smontare il tuo entusiasmo, perciò ho assecondato i tuoi desideri. Abbiamo combattuto contro robot armati fino all'osso, orribili mostri a tre teste, scrittori impazziti, maghi crudeli e persino contro degli alberi dall'aria poco invitante che avevano poteri strani ed erano capaci di parlare. Avevo fatto degli schizzi su ogni storia portata a termine. Avevo ritratto due eroi che sconfiggevano un nemico comune..... Nelle tue storie eravamo sempre noi i vincitori indiscussi delle battaglie. Tutto aveva un lieto fine e tutti erano felicissimi di venir salvati da due idioti vestiti in calzamaglia - sappi che ho detestato dover indossare quella cosa! pungeva ovunque. - ma dimmi Clara, dov'è adesso il lieto fine che abbiamo raccontato e disegnato?
    Nonostante io odi la fine di una storia, vedo la nostra. Vedo come andranno a finire le cose per tutti noi. Stiamo arrancando contro una montagna irremovibile che sputa fuoco da ogni parte, attaccando sempre con maggior frequenza. Sai perchè non dormo? La notte vedo le persone cadere a terra, senza più rialzarsi. La cosa terribile dei sogni è che sembrano così reali! Tutti quelli che vengono colpiti dal nostro ministero, hanno un volto e tutti hanno la stessa espressione sofferta di chi sa di aver perso la guerra. Siamo troppo pochi contro un esercito dalle infinite risorse, sia numeriche che monetarie.
    Brancoliamo nel buio come cuccioli feriti in cerca di cibo e cure e prima o poi sbaglieremo il passo. Perderemo il ritmo a causa del sonno o della disperazione, trascinando tutti in un baratro insieme ai nostri errori.
    Anche se sembro disperato - è lo scrivere che sottolinea troppo i sentimenti - sto continuando a combattere perchè ho deciso di presentarti Becca e ho deciso di proteggere tutti quanti come posso. Non dormire porta a pensare terribili conseguenze per le decisioni prese... forse anche per questo motivo ti sto scrivendo con più frequenza. Scrivere a te è come sfogare pensieri che non potrò mai dire ad alta voce. Insomma, sei di aiuto anche quando non rispondi nulla sorella! Quando ci rivedremo, potresti stare muta tutto il tempo al posto di inveire contro la mia persona come sei solita fare, che ne dici?

    P.s. i capelli continuano a crescere e sfuggo a Mamma Weasley sempre pronta in agguato con la bacchetta!
    Vuole a tutti i costi accorciarli troppo!

     
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2 replies since 11/5/2014, 20:43   37 views
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