Fai la scelta giusta.

Montague/Amber/Cameron/Preside

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  1. Kain Montague
     
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    Le correnti umide che avevano sempre penetrato i corridoi di Hogwarts, anche nei piani lontani dai sotterranei, non se ne erano andate. Per un Serpeverde come era stato lui, si trattava quasi di un ritrovo tra amici.
    Sicuramente qualche studente della casa lo avrebbe fatto entrare nella Sala comune tornata ora ai fasti dei tempi migliori, se solo si fosse fatto vedere nei pressi della statua di Salazar Slytherin, ma non era ancora giunto il momento di questo tipo di revival.
    Il colloquio per cui si trovava lì, quello avrebbe potuto già dargli discrete soddisfazioni.
    Arrivò nello studio circolare alle spalle del Preside in persona, quando lungo i corridoi si era appena spenta la voce amplificata magicamente con la quale erano stati sicuramente raggiunti i due studenti del settimo anno richiesti per il colloquio.
    << Mi rendo conto di mettere sotto pressione anche il migliore studente, in questo periodo di preparazione ai M.A.G.O, ma è necessario che si abituino anche a questo >> disse rispondendo alle ultime parole del Preside, che un attimo prima aveva riflettuto a voce alta su dove i Grifondoro potessero trovarsi in quel dopo pranzo. << Vede, il Ministero dell'Istruzione si occuperà con molta cura dell'inserimento dei diplomandi nel futuro mondo magico, dall'anno prossimo. Ci saranno colloqui orientativi già dall'inverno, per gli studenti del sesto e del settimo anno. >>
    Questo...e molto altro...
    << Avendo domande ancora più importanti da porre a questi due ragazzi in particolare, questa volta sono venuto io, sostituendo il Ministro Dancy che è impegnato a Hogsmeade. Credo però che la buona abitudine non inizi mai troppo presto, si dice così...no? >>
    Sedette sulla sedia indicatagli dal Preside. << Mentre aspettiamo i due ragazzi, può dirmi come si sono comportati dopo la punizione che ha dovuto stabilire lei. Sono ancora resti all'ubbidienza? >>
    Scrutò con attenzione il volto del mago, sorridendo visibilmente mano a mano che dal corridoio sentiva avvicinarsi i passi dei due giovani.

    Edited by Cameron Alton - 13/4/2014, 17:32
     
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  2. Tesla!
     
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    Sapevo che prima o poi qualcuno sarebbe venuto a cercare Cameron Alton e Amber Jackson, per chiedere a me il conto. Ne ero vagamente consapevole che stavo tirando troppo la corda con i Lestange e nessuno dei ministeriali era ancora passato a cercarmi, anche se la speranza che non decidessero di non venire non era mai andata via del tutto in realtà.
    Quando gli avevo chiesto se era davvero necessario che gli studenti dovessero subire quello stress aggiuntivo, lo studiare anche nella pausa pranzo pausa appunto che serviva magari per staccare la mente e lasciarla vagare un pò in giro, la risposta che mi aveva raggiunto mi aveva fatto intendere che quello era solo l'inizio: quello era il classico tono che usava anche mio nonno ed era una cosa che odiavo immensamente.
    Capisco, molto bene. Nonostante il fattore stress che mi preoccupa un poco, mi fa piacere che il ministero dlel'istruzione abbia deciso di creare questa iniziativa e si, ha ragione: dovranno abituarsi tutti. dissi pacatamente, anche se avrei voluto rimarcare davvero che non era una buona idea stressare ancora di più gli studenti del settimo anno, che avevano già tanti problemi tipici di chi si sarebbe presto affacciati all'incerto mondo del mondo del lavoro e dell'ansia da prestazione. Quando disse che aveva sostituito Dancy, una parte di me si era sollevata: sapevo che quell'uomo avrebbe potuto fare più male che bene. Si, si dice così. ammisi pacato e ha ragione, prima si inizia, prima ci si abitua e ci sono un bel pò di variazioni sul tema sorrisi appena.
    Ripensai alla Jackson: l'avevo vista molto deperita negli ultimi giorni, ma aveva iniziato a mangiare con gli altri alunni da qualche giorno. L'infermeria la vedeva sempre meno ed era un bene; per quello mi sentivo sollevato del fatto che Amber potesse raggiungere il mio ufficio con le sue gambe. Se era ammalata probabilmente il ministro, o uno dei delegati, si sarebbe mosso per andarla a trovare in infermeria e il disagio della ragazza poteva essere alle stelle. Tuttavia, io mi aspettavo che il ragazzo intavolasse quel discorso con i due davanti e la domanda che mi aveva raggiunto un attimo dopo fu la conferma del fatto che le mie previsioni nefaste erano pressochè corrette. I ragazzi si sono comportati molto meglio, devo ammetterlo: la Jackson sta finalmente tornando in salute. Sta andando sempre meglio. dissi pacatamente. Erano riusciti in qualche modo ad andare di matto molto meno del previsto e ne ero sollevato, ma avevo il sentore che presto le cose sarebbero di nuovo degenerate e avrei dovuto scegliere una via drastica. Via che avrebbe sgnificato anche per me il tagliare la corda e la cosa mi piaceva sempre meno. No, credo di no e spero di poterlo dimostrare. sorrisi guardandolo, mentre poi vidi i due sulla porta. entrate pure cari ragazzi! dissi indicando loro le sedie che avevo disposto davanti alla mia scrivania, poco lontante da quella del ministro.
     
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  3. Cameron Alton
     
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    << Non fare cazzate, Cam'. Qualsiasi cosa ti dicano. >> Per una volta Hanry gli era parso veramente serio, profondamente serio e cupo mentre gli parlava, preoccupato.
    << Non garantisco niente. Hai appena detto anche tu che te le hanno fatte girare forte. Anzi, hai detto Vorticare. >>
    << Perché credi che te lo stia dicendo? Ti conosco come conosco me. Non è il momento di reagire come vogliono loro, non adesso. >>
    Hanry aveva cercato direttamente il suo sguardo, mentre sedevano davanti al camino della Sala comune. Hanry e Joanne gli avevano detto di aver incontrato il Ministeriale all'esterno, vicino alle serre numero 2.
    Mentre rientravano nella sala comune per annunciare a tutti i concasati degli ultimi anni ciò che avevano sentito direttamente dalla voce del mago, Cam aveva capito subito che cosa temevano. Avevano sospettato che per questi colloqui, Amber e lui sarebbero stati chiamati per primi. E non avevano sbagliato.
    << Pronta? >> chiese alla ragazza, prima di affacciarsi e rendersi visibili sulla soglia dello studio circolare del Preside. Le stringeva la mano, sentiva le dite della fidanzata calde, piccole, ma non certo tremanti. Ora avevano imparato a farsi forza a vicenda, ora sapevano di potercela fare.
    << Buona sera. >> Nel rivolgersi al Ministeriale, scoprendosi stupito di trovarlo così giovane, si sforzò di usare un tono il più educato possibile, che potesse celare il vortice di pensieri che lo muovevano dentro.
    Si avvicinò alla scrivania del Preside e ricordare le diverse discussioni che aveva avuto con lui in quell'ufficio fu un attimo.
    Non andava fiero di come si era comportato, anche se si riconosceva tutte le buone intenzioni di questo mondo...sapeva di non aver certo ispirato fiducia da parte del Preside. Poteva solo augurarsi che l'uomo avesse in effetti visto le sue buone intenzioni e che li avrebbe potuti aiutare...perché prevedeva che in un futuro non troppo lontano...anzi fin troppo vicino ... Amber, lui e le persone cui volevano bene ne avrebbero avuto bisogno.
    Il mago giunto dal Ministero guardava a lui e ad Amber con una aperta ma apparentemente cortese curiosità. Non doveva avere più di tre o quattro anni in più di loro. Aveva occhi azzurro/verdi e un'eleganza innata e sicura di sé.
    << Mantieni un profilo basso >> gli aveva consigliato Joanne. Cameron pregò davvero di riuscirci.

    Edited by Cameron Alton - 13/4/2014, 17:31
     
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  4. .Amber
     
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    Fondamentalmente era un periodo quello in cui avrei voluto gridare anche perchè finalmente tutto sembrava essersi sistemato e non stavo male. Tuttavia, avevo scoperto - in quel breve periodo in cui ero stata in infermeria - che ci sarebbero stati davvero i ministeriali per parlare di ciò che volevamo fare nel futuro - e probabilmente avrebbero fatto cento domande su quello che avrei voluto fare. Decisi che avrei puntato sempre su un lavoro molto semplice - come quello di pozionista o erborista - così da non avere problemi di salute e essere sempre a rischio di licenziamenti per motivi di salute. Avevo auto una visita del preside durante la mia degenza in infermeria, quell'uomo era un mito veniva sempre a visitare tutti e cercava di sapere le condizioni di salute di ogni persona e gli ero davvero grata. Senza di lui, sapevo, che quell'ultimo anno non sarei mai riuscita ad essere alla pari con gli studi e di riuscire a mantenere un ritmo di studio quanto meno decente. Avevo parlato brevemente con Hanry, che mi aveva dato una pacca sulle spalle e ora mi trovavo con Cameron, in direzione presidenza e avevo ascoltato la sua domanda. No, pronta è tutt'altra cosa ammisi con un mezzo sorriso guardandolo. Ero convinta che in certe cose non ci sarebbe stata preparazione adeguata, tanto che ero decisamente preoccupata delle domande del ministeriale, ma avrei cercato di essere quanto più sincera e pacata possibile e tu? sei pronto? Poi credo che dovrò parlarti, non mi sento troppo bene. Ho bisogno di un paio di minuti sola con te, ultimamente siamo circondati da un sacco di gente, ma sicuramente non vuol dire nulla chiesi guardandolo seriamente, cercando di non pensare alla nausea e ad una strana voglia di cioccolata - e in quel periodo ne mangiavo moltissima - per poi entrare nell'ufficio del preside e sentirmi gli occhi dei due uomini addosso.
    Buonasera dissi rivolta ad entrambi con un mezzo sorriso e sorrisi piena di gratitudine al preside, mentre mi sedevo sulla sedia che era a distanza tra Cameron e il ragazzo che non doveva avere più di qualche anno in più di noi
     
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  5. Kain Montague
     
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    Aveva seri dubbi che Dancy lo avrebbe mandato a sostituirlo in quel colloquio, anticipando di un anno quelli che solo dal prossimo giugno sarebbero stati colloqui pro-forma ai ragazzi del sesto e settimo anno...iniziando proprio da questi due ragazzi, se davvero avessero creduto si fossero dati una calmata.
    Tuttavia, ascoltò annuendo la risposta del Preside e finse di credergli, o quanto meno non espresse a voce alta le proprie perplessità.
    E sorrise con fare educato e quasi comprensivo, nel salutare i due maturandi appena entrati.
    Come si era aspettato dopo aver studiato un po' i loro profili, nelle informazioni del passato più recente a disposizione del Dipartimento Auror, la ragazza era il tipo da riuscire a mascherare le proprie tensioni molto più del maschio, che comunque sembrò fare del suo meglio, bisognava rendergliene atto.
    << Non ruberò troppo tempo al vostro studio, non vi preoccupate. Anche perché...>> scoccò un'occhiata che voleva essere complice e divertita << in tal caso dovrei vedermela direttamente con il Preside.>>
    Si aprì i bottoni della giacca, accomodandosi ulteriormente sulla sedia.
    << Ditemi, avete già deciso cosa farete, una volta presi i vostri M.A.G.O.? Su quali state puntando? >>
    Era certo che prima o poi avrebbero visto scattare Alton come una molla. Sembrava proprio il soggetto che si stia controllando con estrema fatica, con un autocontrollo che non gli è proprio e che ci mollerà molto presto.
    E lui, Kain Montague, era lì proprio per farlo scattare, anche se aveva ricevuto ordini di non prendere provvedimenti. Riconosceva anche da solo che non sarebbe stato altro che controproducente per le ricerche dei Reietti che si sospettava avessero già cercato di contattare i due ragazzi.
    Studiata brevemente la situazione, aveva scelto comunque di chiedere prima alla graziosa Jackson.
    L'asso nella manica era pronto e lui non avrebbe avuto remore a usarlo.

     
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  6. .Amber
     
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    Quella faccenda secondo me si faceva sempre più strana, troppo strana: non capivo perchè ci avevano chiamati in coppia quando avrebbero invece con gli altri avrebbero fatto colloqui singoli. Avrebbero potuto sperare forse che cadessimo in contraddizione, o magari avrebbero potuto darci un veriseratum. Invece eravamo insieme davanti a quel.. ragazzo, perchè era quello che era eppure avevo il vago sentore che quel ragazzo appunto non fosse dalla nostra parte. Più lo fissavo, più mi dicevo che aveva un fuoco che aspettava solo di ardere: purtroppo ne conoscevo di gente così.
    Annuii facendo un mezzo sorriso all'uomo notando che il preside sembrava essere tranquillo, ma sapevo che era decisamente teso: ricordavo che durante l'ultima visita in infermeria mi aveva detto di fare di tutto per rimanere calma, essere onesta e sarebbe andato bene per tutti quanti.
    Mi sentivo osseravata sotto un microscopio, ma dovevo rimanere tranquilla e rilassata. Grazie signore dissi guardandolo, effettivamente ero indietro con pozioni. Il nuovo docente stava riprendendo di nuovo alcuni argomenti approfondendoli, ma avevo la vaga sensazione di esser sempre indietro in confronto ad altri.
    No, non ho ancor deciso, in realtà.. Con i miei problemi di salute sto vagliando ogni possibilità e non ho molte idee: da una parte considero questo colloquio come una sorta di orientamento preventivo.. Perchè mi imbarazza pensare che io non possa avere un lavoro come gli altri ragazzi della mia età ammisi abbassando sguardo, ma decisi di rispondere alla sua domanda sui MAGO, sperando di non risultare stupida. Guardai in tralice Cameron, sperando che lui rimanesse calmo.
    Incantesimi e pozioni, per ora sono le due cose che so fare meglio senza sentirmi troppo male perciò credo che punterò soprattutto su quelli. sempre se il docente di incantesimi non abbia deciso di bocciarmi preventivamente. Ovvio.
     
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5 replies since 3/4/2014, 20:18   52 views
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