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#Mikhail.
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Attendeva il Capo del Dipartimento Indicibili nel salotto privato degli appartamenti Ministeriali. In quella stanza esclusivamente sua ben pochi entravano volentieri.
Si poteva dire che fosse un regno incontrastato e varcarne la soglia per essere stati convocati poteva rivelarsi ben poco piacevole, come esperienza. Avere ottenuto una carica così importante come la direzione di un dipartimento aveva i suoi lati negativi, le sue responsabilità anche nelle conseguenze di fallimenti.
O nel dover far fronte alle richieste di un Primo Ministro.
<< Buongiorno, Signor Meadows >>
Finalmente distolse lo sguardo dalla Scacchiera Magica che gli era stata donata proprio quel mattino e che aveva appena superata gli opportuni controlli a scopo difensivo...quelli eseguiti da lui stesso, non si sarebbe fidato di nessun altro.
Rimase a guardare per qualche istante il mago che aveva di fronte, occhi azzurri che penetrarono iridi altrettanto chiare. Un contatto senza nessuna indagine, per il momento.
Si alzò dal divano e andò personalmente a stringere la mano del Capo Indicibili. Solitamente un simile gesto di cortesia da parte sua spiazzava, era qualcosa che non faceva spesso. Sapeva come conquistare o come deviare altrove, l'attenzione guardinga puntata su di sé...per poi divertirsi a giocare con la mente dell'interlocutore, quando decideva di essersi annoiato già abbastanza.
<< Spero abbia un po' di tempo per farmi l'onore di pranzare con me >> il tono educato insinuava quello che a ogni suo dipendente era chiaro, e cioè come non vi fosse, in realtà, nessuna scelta.Erano più di parole di quante avesse pronunciato negli ultimi sette giorni. << Venite >> disse aprendo una porta intarsiata con profili dorati e avviandosi verso il tavolo da pranzo che essa celava.
Sciolse le estremità della fine vestaglia blu scuro, togliendosela e restando in semplice camicia grigio antracite e pantaloni neri.
<< Prego, sieda >> disse indicando all'ospite l'altro posto apparecchiato oltre al proprio. Sedendo a sua volta, si appoggiò al morbido schienale della sedia. << Mi sono nate molte curiosità, da quando ho avuto modo di visitare i vari dipartimenti e in particolare il vostro, Signor Meadows. Spero possiate soddisfarle. >>. -
.Jonathan.
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Quando avevo ricevuto la chiamata dal primo ministro, chiedendo di raggiungerlo nei suoi uffici avevo sorriso: era un invito che non capitava a tutti ed io ero decisamente entusiasta, anche se ovviamente il motivo di quella chiamata poteva essere anche nefasta e non felice come speravo. Mi ero vestito abbastanza elegantemente, con giacca e cravatta, abbandonando il giubotto di pelle con cui i colleghi erano quasi abituati a vedermi da quando ero diventato a capo della sezione indicibili e che non avevo mai abbandonato, semplicemente perchè preferivo stare comodo e mal sopportavo i vestiti sartoriali che mi facevano sembrare impacciato.
Ero arrivato con qualche minuto di anticipo, ma mi fecero passare immediatamente, scoprendo che il ministro Bouchka era impegnato a studiare quella che sembrava una scacchiera magica nuova di zecca. Rimasi in piedi per qualche istante, quando poi il ministro mi aveva guardato negli occhi senza fare nulla in particolare: mi raggiunse la consapevolezza che probabilmente avrebbe voluto sondarmi la testa, perciò non avrei fatto resistenze particolari, anche perchè a parte essere decisamente controproducibile,
Ministro. dissi pacatamente stringendogli la mano, abbozzando un sorriso che poi si allargò in un sorriso decisamente più interessato, quando mi aveva chiesto se avevo intenzione di.
Ne sarei lieto, la ringrazio per questo suo invitogli risposi, in fondo ogni invito ed ogni scusa che mi allontanava dalla casa cognugale, veniva accolta senza indugi. Soprattutto poi se questi inviti venivano dal primo ministro in persona, non avrei comunque potuto rifiutare. Lo guardai, seguendolo con un passo abbastanza lento, per poi ringraziare quando mi era stato indicato il posto a sedere. Mi sedetti, non ero un uomo che amava parlare e speravo che il ministro non me ne volesse in maniera particolare. Spero di poterlo fare, nel migliore dei modi. Mai peccare di presunzione riguardo al proprio lavoro davanti al primo ministro in persa era una lezione che avevo imparato a fatica ed era meglio rimanere su quella linea. Cosa posso fare per lei, primo ministro?. -
#Mikhail.
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Si stese il tovagliolo sulle ginocchia e ringraziò con un cenno il cameriere, un ragazzo che aveva appena scoperchiato un piatto da portata con un primo, un risotto raffinato che avrebbe potuto rendere il pasto doppiamente gradito.
Fu mentre portava alle labbra la prima forchettata, che un altro piatto crollò a terra, infrangendosi sul pavimento alle loro spalle. << Lasciateci soli >> ordinò, senza preoccuparsi di stabilire chi lo avesse lasciato cadere e senza far trasparire il proprio fastidio e decidendo che pur non avendo mai avuto a che fare con le cucine da quando aveva occupato quegli appartamenti, avrebbe potuto comunque cavarsela meglio da solo.
<< L'Indicibile numero uno è uno che arriva subito al sodo >> commentò alla risposta dell'altro. << Mi piace. >> ribatté, senza smettere di scrutarlo. Non era ancora il tempo di sondare la sua mente.
Si gustò ancora qualche forchettata, prima di affrontare l'argomento.
<< Visitando un paio di sezioni dell'Ufficio Misteri in particolari, mi sono nate alcune idee, ma dovreste dirmi voi quanto siano realizzabili. Riguardano le identità dei ricercati sui quali si sta concentrando l'SSN, i Reietti. >>
Lo guardò con attenzione, con modi molto affabili ma con altrettanta attenzione.
<< Avremmo bisogno di trovare una nuova modalità di Traccia, che possa essere molto più efficace di quella che il Ministero ha sempre utilizzato. La posta in gioco è notevolmente più alta, ve ne renderete conto. >> Si versò un calice di vino rosso d'annata, offrendone anche al suo ospite.
<< Vede, mi hanno affascinato in particolare alcuni degli strumenti magici che custodisce l'Ufficio. >>
Edited by #Mikhail - 18/5/2014, 13:03. -
.Jonathan.
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L'avevo guardato mettersi il tovagliolo sulle ginocchia e riflettei che se il ministro aveva un senso dell'eleganza innata, io nonostante fossi francese non avevo affatto eleganza, anzi. Lo imitai, sforzandomi forse un poco, dato che sapevo che sarei dovuta adare presto al lavoro, non mi fidavo totalmente della persona a cui avevo dato ordini, dato che per me il lavoro migliore era quello che facevo io. Feci finta di non aver ascoltato l'ordine dato che non erano fatti miei, limitandomi a mangiare, quando disse che ero una persona che andava subito al sodo alzai gli occhi dal piatto e lo guardai con un mezzo sorriso, quasi compiaciuto.
Non mi piacciono i giri di parole, è una cosa che mi è stata sempr ridigamente insegnata. Meglio essere diretti e farsi qualche nemico, che essere ipocriti e gentili, mostrando qualche debolezza che potrebbe essere usata contro di me. Ora come ora possono solo dire che sono un uomo poco accomodante e forse un pò stronzo dissi pacatamente e con un sorriso, il fatto era che io ero una persona schietta, era una cosa che volevo che chi mi girava ntorno facesse la stessa cosa con me e speravo che il ministro cogliesse da una parte l'idea e dall'altra non si offendesse in qualche modo, perchè non era affatto mia intenzione.. ma ero convinto che si fosse capito. Rose, che sapevo non mi amava più come prima me l'aveva detto lei in persona, ma avevamo convenuto che per entrambi andava bene così. Ascoltai la sua affermazione riguardo il fatto che aveva qualche idea e dissi pacatamente Certo, se vorrete condividere con me i vostri pensieri, sarà un piacere pensare nel dettaglio qualcosa. dissi mangiando il risotto - o meglio quello che ne rimaneva - conf are abbastanza pensoso. Certo, lo capisco. accennai un cenno d'assenso per allungargli il mio calice mi sta dunque chiedendo di.. studiare una nuova traccia? E.. se posso chiedere, che tipo di stumenti le hanno attirato l'attenzione?. -
#Mikhail.
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Si gustò il boccone che stava masticando, mentre ascoltava le parole dell'Indicibile.
Sorrise all'uomo, mentre constatava con soddisfazione che più nessuno camminava ancora nei paraggi della tavola.
Potevano entrare nel vivo del discorso in tutta tranquillità.
Il suo ospite gli sembrava un mago pacato e riflessivo e doveva dire che - per quanto riguardava la gestione dei rapporti - tendeva da sempre ad essere d'accordo con lui, per carattere sicuramente. La sua era sempre stata molto più che semplice impulsività, essendo legata alle caratteristiche della propria stirpe magica.
Proprio per il suo essere figlio di una Veela, per il suo avere il potere ammaliatore, ma anche il riscontro più violento di esso, la decisione di porre in atto il suo piano e di imporsi come nuovo Primo Ministro gli aveva richiesto molto più di un semplice autocontrollo, sotto questo aspetto.
<< Mi chiedevo...se non potessero fare al caso nostro le Profezie stesse, ma questo...prima di visitare la sezione di ricerca sui nuclei delle bacchette. Se noi potessimo utilizzare i nuclei magici dei quali i fabbricanti si sono serviti finora...per rintracciare i possessori legali di quelle bacchette...Sarebbe possibile ottenere una prima traccia che rafforzi quella già esistente, continuando ad approfondire la ricerca in questa direzione per studiare una forma di controllo più specifica per le generazioni future di maghi e streghe? >>
Non dovevano essere lasciate vie, alcuna scappatoia alle future generazioni, se non per sua decisione precisa, con il fine di permettere contatti tra i ribelli e i cittadini che li avrebbero portati da loro. I ragazzi erano i più "deboli" e condizionabili, la ribellione era molto più determinata e organizzata di quanto fosse opportuno ammettere.
<< Crede sarebbe possibile ottenere dei vantaggi n questo senso, già da dopo l'estate? >> domandò, attendendo con pazienza che l'Indicibile potesse rifletterci sopra..
