( gli antefatti: ) It burns!

Diagon Alley, 9 gennaio 2009

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  1. mattew mckellen
     
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    Mattew McKellen * civile




    * Serraglio Stregato - Diagon Alley * 9/1/2009 *

    Riemerse dal magazzino del negozio con una cassa di cibo per volatili.
    << Questi li metto subito? >> chiese all'amico, avviandosi verso la parete delle gabbie di gufi e civette.
    Aveva passato fin troppo tempo fermo su una sedia, senza che gli venisse alcuna parola utile per quell'articolo. Nessuno...nessuno avrebbe scritto facilmente gli articoli di quei primi numeri del nuovo anno.
    Alla fine si era alzato per esasperazione, aveva praticamente supplicato Raymond di dargli da fare qualcosa di faticoso e di fisico, sentendo la testa gridare frustrata.
    Un po' stava funzionando, in quei giorni inseguiva compiti meccanici e faticosi come se potessero salvarlo dalla pazzia. Stava iniziando a pensare che nessuna medicina, nessuna pozione avrebbe potuto farlo sentire meglio. Le cose erano cambiate troppo velocemente.
    Dopo i tre giorni più lunghi della sua vita, mentre intorno a loro la Londra Magica iniziava a fare i conti con le prime leggi del nuovo Ministero, Matt aveva iniziato a cercare di contattare il nonno. Soltanto il giorno prima aveva potuto vederlo, via camino. Una comunicazione che gli era costata galeoni sonanti, perché il Ministero delle comunicazioni e dei trasporti era tra tutti quello più severo, dopo quanto era successo.
    A dirla tutta, era difficile decidere quale nuova ordinanza rompesse più le scatole, se gli obblighi di registrazione di proprietà, manici di scopa, camini per la metropolvere o le nuove direttive in tema di salute. Il coprifuoco era stato deciso e sarebbe iniziato proprio quella sera.
    Tanto per complicare la vita a una popolazione intera, pur di catturare poche decine di persone.
    La frustrazione che si riaffacciò al pensiero della Notte di Capodanno e di tutto ciò che era stato detto nei giorni successivi lo guidò in movimenti rabbiosi, nello scartare i pacchi multipli di biscotti gufici per metterli sullo scaffale.
    << Scusami >> disse, accorgendosi di aver fatto voltare Ray. << Prometto di trattarli meglio. >>
    Aveva dovuto passare dal S.Mungo, prima di venire lì al negozio per aiutare Ray. La fila infinita e il dover per forza accettare la pozione e farsi spiegare il dosaggio e tutte le assurde norme da seguire, lo aveva stordito.
    << Sei andato a far registrare la bacchetta? >> chiese, fermandosi un attimo nel suo lavoro. << Dicono che ci si diverta un mondo, a vedere le facce dei cari Ministri...>>


    Role code by Ellenroh Carrow



    Edited by Ginny W Potter - 24/3/2014, 23:59
     
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  2. -Raymond
     
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    Era un periodo in cui passavo la maggior parte del mio tempo - si persino la notte quando serviva - nel negozio perchè doveva essere assolutamente tornare con il vecchio ritmo che conosceva. Era un periodo di assestamento per tutti, la gente ancora non comprava animali e il negozio, seppure fosse attivo, volevo che risultasse migliore di quanto non fosse realmente stato. Anche se sapevo che i cambiamenti non erano ben visti, a Diagon Alley era tutto in fermento, e dato che questo era uno dei negozi frequentati anche da ragazzini, doveva avere un certo decoro, per non venire subito messo in lista tra i negozianti da tenere d'occhi. Era difficile far si che.. il ministero non si accorgesse che io non prendevo la pozione da qualche giorno, ma speravo che con un pò di allenamento tutto potesse diventare molto più.. facile, molto più fluido far finta di niente. Stavo visibilmente pensando ad altro, facendo na serie di conti sul mio foglietto, si, grazie Matt gli dissi pacamente, se lui mi stava facendo un pò da commesso, io stavo facendo conti di perdite e di incassi mancati in quel nuovo anno. Era deprimente, ma speravo con tutto me stesso che qualcosa sarebbe cambiato.
    Mi voltai a guardarlo lievemente preoccupato per poi annuire. Che ne dici di una pausa Matt? chiesi con un sorriso, per poi pensare che non avrei voluto mandarlo via, ogni aiuto era prezioso, ma.. se aveva voglia di lavorare per non pensare, il suo nervosismo era comunque sempre contagioso.
    Alla sua domanda, lo guardai lasciando da parte i fogli e tutto il resto, per rispondergli con quanta sincerità possibile. Si, sono già andato. ammisi mentre mi rimisi velocemente a fare un calcolo prima che me ne dimenticassi, per poi ridacchiare alle sue parole riguardo ai ministri è vero, una simpatia travolgente proprio. e tu? Sei già andato? Non ricordo di avertelo chiesto.
     
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1 replies since 18/3/2014, 22:09   52 views
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