Morfeo: un dio mai puntuale.

x Hanry

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  1. ¨Charlotte¨
     
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    * Charlotte Eliah Winchester *
    Il silenzio è l'urlo dell'anima.






    << Secondo me è proprio perchè non ha una moglie che si comporta così....... Così.... - non sapeva come definirlo in modo gentile perciò decise che era meglio lasciare la frase in sospeso. Non voleva lanciarsi in uno sproloquio di frasi sconce e parole adatte solo ad una bettola di basso borgo. Insomma, lo avrebbe anche fatto se quello fosse stato un giorno no, ma la rabbia piano piano stava sciamando da lei, lasciando posto solo al divertimento e all'ironia di quella strana giornata. - Non capisco proprio chi mai potrebbe volersi sposare con Kierk. Insomma.. è sempre così isterico. >>
    Fece una smorfia disgustata e si lasciò scappare un piccolo sbadiglio. Ancora sentiva il sonno gravare sulle spalle ma non se la sentiva di perdere tempo a dormire quando poteva stare in compagnia di Hanry.
    Riflettè un attimo sulle parole del giovane e non poteva che dargli ragione sui suoi amici. Aveva provato più di una volta ad immaginare una conversazione tra lei ed Amber. Si immaginava loro due che sgranocchiavano qualche schifezza rubata dalla cucina e lei che se ne usciva con la grande verità del secolo: nel momento stesso in cui le diceva che forse le poteva piacere Hanry Donovan, immagina sempre Amber che schizzava in piedi e strillava cose incomprensibili su un certo piano per farli stare insieme che comprendeva tutte le lettere dell'alfabeto. Alla fine non le aveva ancora rivelato questa immensa realtà... Non si sentiva ancora pronta ad affrontare l'euforia dell'amica e in seguito Cameron e le sue battutine. No. Non poteva farcela. Sapeva di doverglielo dire il prima possibile ma ogni volta che ci provava, faceva mille passi indietro. Qualcuno l'avrebbe definita una fifona ma, in realtà, era solo troppo timida e riservata. Amava la sua privacy e sapeva bene che dicendolo alle amiche, sicuramente ne avrebbe persa una gran quantità.
    << Hai ragione. Amano spettegolare su ogni persona. E ammetto che sono divertenti solo quando lo fanno su qualcuno che non sono io. >>
    arricciò il naso per due motivi, quasi inconsciamente. Primo perché, ogni volta che le chiedevano quando aveva intenzione di fidanzarsi, lei cambiava argomento di conversazione. Secondo perché, se anche Hanry si era accorto che Amber stava male, chissà cosa potevano notare i professori. Non era un bene, per niente e lei stava esaurendo le scuse. Non sapeva più come proteggerla dagli sguardi indiscreti dei serpeverde o dalla curiosità che caratterizza i ragazzi della loro età. Ma doveva mentire anche ad Hanry. O almeno dirgli una mezza verità. Non spettava a lei dire la verità e non era intenzionata a farsi scappare nulla che potesse farlo sospettare di qualcosa.
    << Non sta benissimo ma non è nemmeno nulla di grave. E' solo fiacca in questo periodo, ma si riprenderà presto, vedrai. >>
    aveva notato la preoccupazione nello sguardo e nella voce del ragazzo. Sapeva quanto poteva essere difficile vedere qualcuno star male e non poter fare nulla per essere di aiuto ma, più di così non poteva dirgli. Gli posò una mano sul braccio, con delicatezza, e gli rivolse un sorriso rassicurante.
    << Non preoccuparti, seriamente. Sta bene. >>
    se mai avesse scoperto la verità, probabilmente Hanry avrebbe potuto arrabbiarsi con lei, ma non importava. Era convinta che alla fine, magari, avrebbe capito che non spettava a lei sbandierare in giro i problemi di Amber. Ne avrebbe parlato lei quando se la sarebbe sentita ed era giusto rispettare le sue decisioni.
    << E comunque, Amber non sta abbastanza male da smettere di cercarmi un fidanzato! E questo dovrebbe farti capire che non scherzavo quando ti dicevo che non ho il fidanzato! Dovresti vedere i ragazzi che mi ha presentato lei. Capiresti anche meglio. >>
    era una battuta ovviamente, nonostante ci fosse un fondo di verità nascosta. Lottie si fidava raramente di qualsiasi persona la avvicinasse ed era anche troppo complicata da capire perciò le riusciva difficile farsi piacere i ragazzi scemi che le presentava l'amica. Non poteva di certo uscire con qualcuno che passava la maggior parte del suo tempo a vantarsi del proprio fisico. Insomma.... Bello da vedere ma noioso più che mai. E Charlotte era sempre più convinta che l'amica glielo facesse apposta il più delle volte.
    << Ecco Davies! Quello sì che è un uomo come si deve! >>
    ormai era troppo tardi. Lo aveva detto. Senza nemmeno pensarci due volte. Le era uscito dalle labbra come se non aspettasse altro dal primo giorno che era entrato in classe e si era messo a spiegare una pozione dal nome improponibile. Aveva fascino anche quando cercava di curare le bolle esplosive che infestavano la faccia di una Corvonero.
    << Insomma... Intendevo dire che è un ottimo insegnante e che dovrebbero tutti prendere esempio da lui. Spiega terribilmente bene. >>
    mugugnò qualcosa che sembrava tanto un "scema Lottie" e si passò una mano sul viso, dando la colpa al sonno che ormai era solo un mero ricordo. Era abbastanza sveglia, grazie anche all'aria fredda, eppure continuava a perdere ogni ragione.



    Role code by Ellenroh Carrow

     
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8 replies since 25/11/2013, 22:44   205 views
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