Parlare da soli è il primo sintomo di pazzia?

x Tesla <3

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  1. Tesla!
     
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    * Nikola Tesla JR- L I N K alla S C H E D A *
    Chi desidera amare per sempre, quando l'amore deve morire?




    La guardai con un mezzo sorriso, mentre provava a prendere confidenza con i nuovi riflessi da vampiro. Ci sarebbe voluto un po' prima che capisse come fare, ma ero certo che ci sarebbe riuscita da sola. Era una ragazza sveglia e avrei capito, forse sin troppo presto che era anche piena di iniziativa. Decisamente piena di iniziativa.
    «Non c'è bisogno di chiedere scusa. Devi ancora capire come funzionano i riflessi, ma te la stai cavando molto bene.» dissi con un sorriso. Ed era vero, in confronto ad altri che avevo trasformato e che non muovevano un muscolo, se la cavava degnamente.
    Quando disse che ci saremmo detti tutto, annuii perchè era vero e non si poteva più tornare indietro.
    «Anche questo è vero» le dissi con un sorriso annuendo, ma ero abbastanza nervoso. Cosa avrebbe mai voluto dirmi? Attesi lievemente preoccupato che proseguisse a parlare e.. ascoltando le sue parole però, in qualche modo se in un primo momento mi spaventarono a morte, paradossale per un vampiro, dopo qualche attimo venni decisamente rincuorato. Mi spaventò la prima parte: avrei dovuto tenerla con me, anche se tutto ciò che potevo insegnarle sarebbe stato concluso. avrei dovuto far in modo che lei riuscisse ad avere abbastanza per lavorare e distrarsi e rendersi utile, salvare altre persone. Io.. io non lo sapevo fare, soprattutto l'ultimo punto. Claire se ne era andata e forse anche per quello, io non avevo idea di come fare perchè si rendesse utile. Non volevo ancora che si inoltrasse nel clan, avrei voluto evitarlo fino a che potevo, il mio clan era una questione delicata. Avevo imparato a conoscerli singolarmente e sapevo come potevano lavorare in squadra.. avrei dovuto far si che l'incontro tra il clan e Jen fosse il più innocuo possibile.
    «So che non sei un oggetto Jennifer, ma una persona e direi anche piuttosto interessante. Tuttavia, non so se riuscirò ad esaudire ciò che chiedi, ma prometto che ci proverò» le sorrisi guardandola «Io attualmente lavoro ad Hogwarts come preside, questione delicata di cui ti parlerò mi sono preso un po' di.. tempo libero, fino a che non capiscono che non sono chi..» presi una pausa per cercare le parole giuste dico di essere» ammisi guardandola sorridendole «perciò cercherò di.. conoscerti meglio nel tempo che ho fino al mio rientro per capire come aiutarti. E' davvero legittimo ciò che mi chiedi e ti ringrazio per averlo detto». Cercai di scacciare via dai miei pensieri e dai miei ricordi Claire prima e poi Heater. Dio, Heater.. in quel momento mi resi conto che quella ragazza le assomigliava davvero, ma non per l'aspetto fisico, quanto caratterialmente. Entrambe così forti, così.. decise e decisi, mi promisi, che avrei fatto del mio meglio per aiutarla. Avrei tentato di non deluderla, ma se avessi deluso lei cosa che era possibile, come avrei fatto io?
    Notai il fatto che si era rattristata, ma non avevo idea di come aiutarla, ma ciò che disse un attimo più tardi mi aveva lasciato totalmente incredulo e senza parole. Non ero preparato ad una domanda del genere: al che mi ritrovai ad annuire semplicmente.
    «D'accordo lo farò, ma.. c'è bisogno che tu lo sappia. Non sono una persona semplice, ma te ne accorgerai temo.. sono quasi abituato a rimanere solo, anche se mia figlia Sophie mi viene a trovare spesso dato che sta lavorando e facendo un apprendistato lontano. C'è da dire che anche il mio padre biologico di tanto in tanto mi viene a trovare. Se vorrai andartene tu, lo accetterò» ammisi guardandola. Era tristemente vero: per parte della mia vita, ho conosciuto l'amore ma l'avevo perso, forse per noi vampiri non aveva devvero senso legarsi a qualcuno.. anche se c'era l'eccezione che confermava la regola. Russell Peacock, il rivale più temibile di mio nonno Constantin. Lui aveva 800 e più anni, ma ancora condivideva la sua vita con la donna che aveva sposato durante la sua vita umana. Roteai gli occhi al cielo. Ero davvero incredulo, ma sorrisi alla fine.
    «All'inizio stavo gironzolando, ma stiamo andando a casa mia. Sarà strano forse, ma casa mia è praticamente in città. Non è in una parte trafficata della Londra magica, ma sono lì da quasi.. sessant'anni, dopo la fine della seconda guerra mondiale per intenderci. Spero possa piacerti.» sorrisi guardandola «Io ho bisogno di riposare e tu di una doccia. Dovrei avere qualche maglia e jeans di Claire, potresti mettere quelli.. fino a che non andiamo ad acquistarti qualcosa di più adatto»


    Role code by Ellenroh Carrow

     
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13 replies since 19/11/2013, 17:46   233 views
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