Parlare da soli è il primo sintomo di pazzia?

x Tesla <3

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  1. • Jen •
     
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    SBo0p5Z


    * Jennifer Clarity Barnes *
    Un nuovo inizio o un eterno dolore?






    << Non ho tempo per giocare! Smettiamola con questo sogno. Nei sogni si può tornare indietro. Cioè... si può decidere di svegliarsi, perciò... Voglio svegliarmi ora! >>
    chiuse gli occhi e arricciò il naso, desiderando ardentemente di tornare alla normale fuga ma qualcosa non andò per il verso giusto! Quando battè le palpebre per ben cinque volte, nulla cambiò. Si trovò sempre a pochi centimetri dalla faccia di uno sconosciuto che le mostrava il collo scoperto.
    Nulla cambiò apparentemente.
    Vedeva perfettamente la vena pulsare per la pressione del sangue. La vedeva proprio lì, sopra la base della spalla, e sembrava chiamarla. Urlava a gran voce il suo desiderio di addentare quella pelle diafana e perfetta. Gridava i suoi desideri più segreti.
    << No, grazie! Preferisco non bere da un pazzo. Potrei diventare pazza anche io. >>
    ah! faceva dell'ironia? Chiunque l'avrebbe creduta pazza dopo averla vista parlare da sola con il nulla, mentre girava per le campagne avvolta in un lenzuolo. Ma lei non era pazza. Lei era solo vuota e priva di alcun senso.
    Non aveva mai pensato di potersi vendicare, perchè chiunque avesse fatto del male alla sua famiglia non poteva essere distrutto. Una crudeltà così grande era difficile da estirpare completamente con l'aiuto di un esercito, figurarsi una sola persona.
    Eppure.... Quell'uomo le aveva fatto qualcosa! Non poteva continuare a sperare in un sogno, perchè dentro di lei non si muoveva più nulla. Aveva perso... Aveva abbandonato il suo cuore vivo per un silenzio che non aveva chiesto.
    Istintivamente si morse il polso. Sentì la sua stessa carne lacerarsi sotto la pressione dei denti e strizzò gli occhi. Un piccolo taglio nacque davanti al suo sguardo ma si rimarginò abbastanza in fretta da farla sussultare.
    << Cosa cavolo...? >>
    leccò via il sangue dalle labbra e sentì la fame crescere. Era come se il suo stomaco gorgogliasse con insistenza, sovrastando il canto del vento e le voci del villaggio vicino.
    Un villaggio! Non sapeva ce ne fosse uno vicino a loro! Eppure sentiva delle voci nella testa. Udiva i battiti di cuori vivi e... Perbacco! Aveva fame.
    << Siamo passati al tu adesso? E sai anche il mio nome! E... Oooooh... io non ti odio! >>
    disse l'ultima frase con una consapevolezza che non credeva di avere. Insomma... Molto probabilmente sarebbe morta comunque, ma non era certa di poter ritornare nel mondo in un altro modo. Se l'avessero presa i cattivi, una sola cosa era sicura: dolore perenne. Adesso invece... Aveva solo fame e non passava nemmeno grazie allo stupore delle sue stesse affermazioni.
    << Io non ti odio! Non ti odio ma sono arrabbiata! Sì... Potevi chiedermi almeno che ne pensavo! E dico chiedermelo in modo più esplicito. E poi... Ora che ne faccio della mia vita? Non dirmi che devo uccidere qualcuno perchè io salvo le persone! Ho fatto questo tutta la vita. Ho salvato persone e non sono in grado di uccidere. No! E' fuori discussione. >>
    stava.... dando di matto? Eppure era calma, almeno apparentemente. Insomma... Blaterava ed era vero che era arrabbiata con lui ma... Era anche curiosa. Non conosceva nulla del vampirismo, a parte le cose che aveva studiato a scuola e che aveva rimosso non appena si era specializzata in pediatria. Non aveva mai creduto di poter incontrare un vero vampiro. Le leggende raccontavano di tante specie ma lei non si era mai fermata a curiosare sui libri della biblioteca.
    << Cosa faccio? Ho fame! Faaaaaaame come ne avevo prima. Anzi... Anche di più! Non posso mangiare qualcosa tipo cibo cinese o messicano? Magari passa! >>
    una ci provava almeno. Le bastò alzare uno sguardo verso il suo interlocutore per sbuffare e tirargli la camicia, avvicinandolo a sè.
    << Mi spiace. So che farà male e ti chiedo scusa in anticipo. >>
    ora era quieta. Ora era la solita Jennifer che si preoccupava più per gli altri che per se stessa. Aveva fatto tutta quella scenetta solo per paura di fargli del male ma la fame stava prevaricando le sue convinzioni. Sentì i denti fremere e gli artigli che sfioravano la pelle dell'uomo. Era un bell'uomo, doveva ammetterlo! Chissà che aspetto aveva lei in quel momento. Smise di ricercare mentalmente una delle vecchie foto che ritraevano un vampiro nel libro delle specie usato a scuola e morse. Credette di farlo piano, nonostante il sangue avesse iniziato a colare caldo sulle sue labbra e sul petto dell'uomo. Cercava di bere più velocemente possibile ma sentiva gli abiti macchiarsi e sapeva di non star facendo un buon lavoro però... Lo stomaco non gorgogliava più e qualcosa dentro di lei aveva ripreso a danzare dalla gioia. Era quello che aveva desiderato fin dall'inizio, anche se non lo aveva ammesso. Voleva il suo sangue! Desiderava bere da quella vena che l'aveva chiamata a gran voce, dopo che le era stata offerta con tanta gentilezza.



    Role code by Ellenroh Carrow

     
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13 replies since 19/11/2013, 17:46   233 views
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