Parlare da soli è il primo sintomo di pazzia?

x Tesla <3

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  1. Tesla!
     
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    L'avevo lasciata andare via, perchè.. avevo la vaga sensazione che sarebbe tornata indietro: oh si se sarebbe tornata indietro stupita o shockata dalle mie parole, volendo cercare di capire che stavo cercando di dirle. Ed eccola lì, tornata ben presto indietro e le sorrisi. «Si dicevo proprio sul serio: fidarsi di me, tanto non ha niente da perdere o da guadagnare.» a pensarci bene, beh, sarebbe morta perciò avrebbe perso la vita, dall'altra avrebbe guadagnato la vita eterna e un posto nel mio clan, sempre che non decidessi di tenerla al mio fianco. Era questo piccolo dettaglio che io e mio padre condividavamo, la ricerca dell'amore, solo che mio nonno, quel lurido bastardo le aveva portato via l'unica persona che lui, Emil, avesse mai amato davvero.
    «Sono sempre stato a Londra, perciò so esattamente cos'è successo.» dissi tranquillo, mentendo in parte su dove stavo. Perchè se qualcosa fosse andato male, non volevo che lei sapesse dove beccarmi e non volevo nemmeno che mi beccasse a Hogwarts, possibile che comunque non sapesse che.. no poteva benissimo non saperlo, sembrava a pezzi. Decisi di passare a darci del Tu, giusto perchè tanto ormai avevo deciso che mi avrebbe seguito, volente o meno.
    «Si anche questo è vero, ma io ho la soluzione, non mi prendere per matto. E comunque, si so amare anche io, anche se attualmente sembro un povero stolto che passeggia da solo per delle campagne.» dissi pacatamente, effettivamente avevo girato in lungo e in largo per decenni e l'unica cosa che mi aveva fermato da qualche parte era il fatto che c'era la mia famiglia lì intorno. «Avrai tutto il tempo per farlo, e forse con un pò di aiuto, sarai in grado di farlo meglio di quanto tu creda» le sorrisi sornione, ma si avvicinò e lasciai che premette la sua mano contro il mio petto. Alle sue parole feci un sospiro, uno di quelli che intendevano dire "ti prego di non fare altre domande", anche perchè non sapevo bene cosa dire per spiegare, probabilmente non sarei stata in grado di farlo. «Si, forse, ma non siamo qui a parlare di me, ma di te» le dissi guardando per poi ascoltare le sue parole riguardo il cuore, l'amore e queste cose. Decisi di tagliare un pò corto.
    «Senti davvero un cuore battere qui? Senti in qualche modo respirare? Come ti spiegheresti il motivo per cui ti offrivo la vita eterna, senza averne veramente il motivo?» chiesi guardandola con un sorriso «In ogni caso, ti porterei nella mia casa, perchè hai bisogno di ricominciare davvero da capo e io con te.» dissi pacato, ma alla fine anche se ci provavo, provai la necessità di morderla e lo feci, dopo averle scostato i capelli da un lato, sentendo il suo sangue correre nelle mie vene, sentendo un'alito di vita che non provavo. Le stavo togliendo la vita, sentivo che ormai era sempre più debole, ma quando era ora di pensare se uccidere o riportarla in vita, decisi che la seconda ipotesi era la cosa migliore. Seguii la stessa operazione che avevo fatto con Sophie: sarebbe diventata una vampira solo nel momento in cui l'avrebbe voluto magari per sfamarsi, ma i suoi occhi sarebbero diventati completamente neri, i denti aguzzi e gli artigli retrattili sulle punte delle dita. Nel tutto resto del tempo sarebbe stato un'umana. Tagliai la mano e feci in modo che lei bevesse il mio sangue. Quando aprì gli occhi, dopo che era tornata in vita le sorrisi e la tenni tra le mie braccia con un sorriso. «Appena ti senti in forze, ti porto a casa.»
     
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