Prima che qualcuno di voi ci ripen...Troppo tardi!

Bryanne/Leo

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  1. » Leo
     
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    "Un passo alla volta,
    riuscì a capire. "


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    Gli era sembrata un'ottima idea quella di trovare un compromesso: lui faceva il thè e lei poteva stare seduta, ferma a leggere senza collezionare un altro livido o peggio una bruciatura.
    Beh... Forse non era stato proprio un lampo di genio, visto quanto si stava vergognando.
    Si schiarì la gola, perdendo il conto delle volte in cui l'aveva fatto, e posò il bollitore sul fuoco, spostandosi appena per preparare le tazze e gli infusi da immergervi.
    Chissà tra quanto sarebbero arrivati gli adulti. Ad un certo punto gli sembrò di vedere un'ombra dietro la porta socchiusa. Che fossero là fuori e non avessero la minima intenzione di entrare? Naaaa... Non era affatto possibile. E poi, perchè mai dovevano restare fuori? Patrick sarebbe sicuramente stato il primo a non volerli lasciare soli. Già. Erano soli. Lui stava veramente parlando con Bryanne.
    Parlare era una parola grossa, però diciamo che se la stava cavando.
    << Ho iniziato con la chitarra e poi ho deciso di imparare anche a suonare il piano. Entrambi da quando ero un bambino. Devo dire che ho avuto una brava insegnante. >>
    sorrise nel ricordare la donna che gli aveva trasmesso la passione per la musica. A volte gli capitava di pensare a lei. Di pensare a quello che faceva in quel momento o se aveva ripreso a insegnare. Chissà se l'avrebbe mai rincontrata.
    I suoi occhi, prima bassi e timidi, si illuminarono nel notare lo sforzo di Bryanne: si stava interessando della sua musica e per uno come Leo era praticamente tutto. L'amore che aveva per quelle piccole note scritte su un vecchio quaderno sgualcito dagli anni aveva persino il potere di calmarlo, tanto da portare avanti una conversazione senza alcuna vergogna.
    << Diciamo che cerco di scrivere qualcosa, ma non sono niente di speciale. Mi è utile quando ho voglia di staccare un po' dalla vita che si fa qua. >>
    Non seppe come nè quando ma si ritrovò a fissare Bryanne mentre era intenta a leggere la sua musica e pensò a lei come ad una visione celestiale. Immaginate di quelle visioni in cui la donna è illuminata da una luce sconosciuta e ha tanti uccellini che le cantano attorno. Ecco. Sarà anche strano dirlo ma Leo, in quel preciso istante, vedeva Bryanne come la quiete.
    Il bollitore fischiò e il giovane si riscosse dai suoi pensieri, spegnendo il fornello e dividendo l'acqua nelle tazze.
    << Puoi leggere tutto quello che vuoi, fino a quando vorrai ma... Devi promettermi che non dirai nulla ai grandi. Non sanno che suono. >>
    non voleva essere cattivo nè antipatico verso gli altri abitanti di quelle catacombe, però era meglio tenere nascosto quel piccolo hobby. Suonare era sempre doloroso perchè il ricordo dei genitori accresceva sul suo petto e rischiare che qualcuno gli chiedesse di poter ascoltare qualcosa portava con sè risposte negative che non aveva intenzione di dare.
    Il dispiacere da entrambe le parti sarebbe stato troppo grande.
    Posò una tazza vicino alla giovane e le tese l'infuso, un cucchiaio e dello zucchero.
    Forse la riunione era stata spostata. Magari aveva capito male l'orario o era stata proprio annullata e quegli scemi si erano dimenticati di avvisarli. Mah... Leo non era poi così preoccupato, visto il modo in cui ignorava l'orologio appeso al muro.
    << Comunque, io sono Leo. Piacere. >>
    arrossì un poco, ma poteva dare la colpa al thè caldo che liberava i suoi fumi sul suo viso. Sì... Era certamente colpa di quelle ondate di calore non richiesto ma sempre benvenuto.


    * Leo Carter * Studente Reietto *

    Role code by with*you

     
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10 replies since 1/11/2013, 18:40   138 views
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