Il silenzio degli innocenti è fastidioso quanto il pianto di un neonato.

Oswin x Jalyne

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  1. ~Miss Jalyne
     
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    3Helena



    * Jalyne Halia McRuner. *
    Il lungo viaggio che ti attende,
    sarà un'esplosione veritiera di un bel rosso intenso.





    Braccio B * 09/09/09 * Interrogatorio

    << Ti ho detto di smetterla, Havis! Non ho tempo adesso per stare a sentire le tue cavolate. Vai a giocare con qualcun'altro... >>
    i ricci biondi ondeggiavano su e giù sulla schiena rigorosamente coperta da una maglietta stravagante. I suoi anfibi producevano uno strano rumore sordo ad ogni passo, perciò Jalyne cercò di camminare il più piano possibile, spostandosi ogni due pietre a destra e ogni tre a sinistra. Tentava di trovare i punti in cui il rumore non era percepibile, in modo da non avere alcun fastidio supplementare.
    Parecchie volte, mentre passeggiava per quei corridoi, si ritrovò ad allargare le braccia a causa del suo corpo sbilanciato. Rideva, ogni volta che succedeva. Rideva di gusto fino a fermarsi e chinarsi a terra per evitare che le venisse il mal di pancia. Aveva bevuto il suo solito thè corretto e vi aveva aggiunto qualche fiala di troppo, forse...
    << Te l'avevo detto di non berne così tanto! Poi mi agito anche io e inizio a diventare fastidiosamente irresistibile. >>
    vide Havis passarsi una mano tra i lunghi capelli e scosse il capo, ridendo ancora. Se lo immaginò vestito da donna, intento ad aggiustare la sua folta chioma con qualche fermaglio. Si lasciò scappare un singulto e gli ripetè i suoi pensieri, solo per vedere crollare la sua virilità da maschio alfa.
    << Mi dispiace ma... mi è stato affidato un incarico serio oggi. Devo essere al massimo delle mie energie e capacità. >>
    gli fece l'occhiolino e decise di punto in bianco che il rumore prodotto dai suoi anfibi le piaceva. Saltellò di qua e di là per altri due o tre corridoi, tenendo le mani dietro la schiena e un sorriso infantile quanto inquietante sul viso.
    Le pareti marce che la circondavano erano un contrasto sempre crescente con la sua persona, linda e profumata, come appena uscita da una doccia. Le urla di terrore e i mugugni soffocati dei prigionieri rinchiusi nelle moltepli celle che superava ad ogni passo erano un pugno nell'occhio alla sua felicità isterica. La morte che i suoi occhi dipingevano ad ogni battito era eguale al terrore che la sua prigioniera doveva provare.
    << Mi spieghi chi è che devi interrogare? Oggi ci si diverte, visto che siamo nel braccio B. >>
    Havis, che la seguiva da quasi mezz'ora, si era finalmente deciso a mostrare tutta la sua curiosità. Jalyne sogghignò e si avvicinò ad una delle tante guardie di quel luogo.
    << Campbell. Deve essere interrogata in data del 9 Settembre del 2009, alle ore 09.09 del mattino, da Jalyne Halia McRuner, strega purosangue. Bacchetta il legno d'acero, nucleo in corde di cuore di Drago, 10 pollici e 1/2, rigida. Ultimo incantesimo pronunciato: Crucio. Se volete controllare, tenete. >>
    tese la sua bacchetta, sua fidata amica e compagna, ad uno dei tizi che stavano lì e si voltò ad osservare Havis, facendogli capire che non era il momento di rispondere alle sue domande.
    << Cella numero 9, signorina McRuner. >>
    la bacchetta ritornò tra le sue mani in un batter d'occhio e le venne dato l'ordine di procedere. Mancavano ancora dieci minuti all'inizio dell'interrogatorio, perciò Jalyne se la prese con calma. Svoltò un angolo e zampettò un po' verso le porte sbarrate delle celle, senza badare a chi vi fosse chiuso dentro.
    << E' una certa Campbell. Dice di essere Oswin Campbell, ma noi sappiamo che Oswin Campbell è in giro per Hogsmeade. E' quella stupida ragazzina che ha rilevato la Testa di Porco. Non so se la ricordi. Comunque... Sappiamo anche che Campbell aveva una sorella di nome Clara. C'è stato detto che Clara era morta durante la nostra magnifica vittoria nella Notte dei Cristalli. A quanto pare.... Devo scoprire chi delle due sia questa qui. Insomma... Quale delle due mente spudoratamente e cerca di prendersi gioco dei nostri signori. Ci sarà da divertirsi Havis. Anche se... Non so proprio come mai ci sia finita nel braccio B. A parer mio, non è un essere così importante. >>
    si fermò davanti alla cella numero 9 e sghignazzò, posando una mano sulle labbra. Era giunto il momento di iniziare con il divertimento. Era tutto ciò che aveva desiderato da qualche giorno a quella parte. L'eccitazione saliva come una vampata di calore. Attraversava tutto il suo corpo e la sua schiena fremeva di aspettative.
    << Comunque... E' una purosangue. Non sprecare il suo essere, mia cara. Potrebbe volersi divertire qualcun'altro con il suo corpo. Tu devi occuparti solo della sua anima. E' quello che ti riesce meglio, d'altronde. >>
    Havis bisbigliò quel piccolo rimprovero e posò le labbra sulla fronte della giovane donna, con un sorriso compiaciuto stampato sulle labbra. Quanto lo odiava quando faceva il maestrino della situazione, eppure... Era sempre stato così tra loro, perciò non potè fare altro che dargli ascolto.
    Le sue unghie si posarono sulla pietra affianco alla cella e, con l'aiuto di un piccolo incantesimo, il loro raschiare stridulo si espanse all'interno del sudicio abitacolo, aumentando di due ottave. Non era ancora giunto il momento di entrare dentro. Era appena iniziata la tortura psicologica che precedeva il vero interrogatorio.




    Role code by Ellenroh Carrow

     
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