[storyline]: Word's power

Diagon Alley, 12 marzo 2009

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  1. Taelyn Andrews
     
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    * Taelyn Andrews *
    E tutto ciò che si respirava era paura.




    Anche se erano passate settimane dalla Notte dei cristalli, Blanca era tuttora in convalescenza dopo gli schiantesimi che si era presa e non aveva ancora ripreso del tutto l'appetito e si stancava facilmente, nel corso della giornata.
    Lyn si stancava a cercare di farglielo notare, ogni giorno era una lotta dura convincerla che per un po' avrebbe potuto gestire da sola il Ghirigoro senza problemi.
    << Sul serio. Questo è il momento ideale, il più gestibile, anche da soli. Non ti devi fiaccare, Blanca. Come farai se non riuscirai a metterti in sesto per agosto, quando ci sarà l'ondata dei ragazzini per Hogwarts? >>
    << Non sono i ragazzini che mi preoccupano. Andare ad agosto può succedere di tutto...>>
    << Appunto, nel bene...magari. >>
    << O nel male. >>
    Taelyn si era alzata con i piatti del pranzo appena finito, per mettersi a lavarli. << Il male ci viene incontro da solo...non abbiam bisogno di chiamarlo o corrergli incontro. >>
    Era una delle poche massime della madre non troppo fastidiose, una delle poche che si sentiva di conservare.
    Più tardi si erano salutate e mentre Blanca aveva iniziato a lavorare al libro che stava scrivendo, Lyn era scesa di nuovo giù in libreria.
    Il pomeriggio era stato incredibilmente tranquillo. Come aveva detto a Blanca, in quei giorni capitavano al Ghirigoro più che altro adulti che dovevano consultare bibliografie per delle ricerche. Ringraziando il cielo, erano sembrati sufficientemente esperti da scorrere da soli gli scaffali, che peraltro erano paurosamente vuoti, se confrontati con gli stessi di soltanto un paio di mesi prima. Lyn aveva scoperto di avere poca voglia di seguirli, ritrovandosi magari a capire che dovevano fare ricerche sulle famiglie di maghi e streghe per dichiarare quanto poco fossero pure.
    Il Ministero era fin troppo solerte nell'accertarsi di quello che poteva essere venduto o meno nei negozi...e ne restavano in piedi pochi, dopo l'opera di pulizia che era stata fatta i primi giorni di Gennaio.
    Ne erano stati chiusi diversi, perché di proprietà di mezzosangue che nei giorni a venire avevano dovuto sottoporsi ai controlli sul loro stato di sangue. Non avevano più riaperto e le loro serrande erano palpebre tristemente abbassate sul volto di Diagon Alley.
    Stava imbustando una pila di libri comprati da una ragazza castana, sui venticinque anni, alta e spaventosamente magra, che aveva scelto titoli soprattutto dallo scaffale dedicato agli incantesimi, quando dalla strada giunsero voci agitate e il rumore di passi affrettati, ancora prima che la porta venisse aperta, facendo tintinnare il campanello.
    La cliente ringraziò per il resto che Lyn le consegnava, mettendo poi in piedi sul bancone la sporta di carta ormai piena, la prese per i manici e salutò con cortesia, incrociando poi nell'andare verso l'uscita un mago alto, biondo, dagli occhi di ghiaccio.
    La memoria di Lyn era fin troppo buona e le costò non poco mantenere la calma, nel vedere come quel mago godeva del timore che aveva suscitato non tanto sulla ragazza appena uscita e ormai in strada, ma ancora prima sulla gente che gettava occhiate tese dal marciapiede.
    << Posso essere utile? >> domandò, cercando di non scattare con tono infastidito nonostante gli uomini entrati sulla scia del biondo avessero iniziato a spostare i libri senza alcun riguardo per l'ordine che avevano negli scaffali.


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    Edited by Taelyn Andrews - 8/11/2013, 18:53
     
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  2. Hugh Dancy
     
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    Era meraviglioso il fatto che avevo un lavoro tutto mio, solo mio, dove io ero ben riconosciuto dalla popolazione: in fondo era merito mio se la verità da gennaio ero diventato l'impegato modello del ministero della verità e da una parte pensavo che una buona parte di quello che facevo aiutasse il ministero della verità per cui lavoravo, a perseguire tutto ciò che si era prefissato, ovvero quello di mantenere sempre correttamente informata la popolazione inglese su quello che sta accadendo. Avevo ricevuto l'ordine di iniziare a pattugliare un pò la strada, riportando ordine - anche se l'ordine che intendevo io inglobava cose come il timore referenziale che le persone dovevano avere di me - ogni libreria alla ricerca di un certo tipo di libri che non dovevano esserci. Di sicuro quelli di storia della magia, di Hogwarts e robe del genere che non avevano i sigilli del ministero della viertà non dovevano essere presenti in nessun locale di Diagon Alley o di Hogsmeade e se fosse stato così sarebbero stati distrutti.
    Avevo lasciato che i due ragazzi poco più che maggiorenni mi accompagnassero, di solito preferivo agire da solo e avrei insegnato esattamente come andava fatto il lavoro, perchè a me era stato insegnato così e non c'erano stati problemi. E ovviamente, se ai capi andava bene.. perchè preoccuparsi?
    Ci eravamo divertiti un pò, spaventando un paio di persone che mi avevano intralciato la strada e come il solito la paura si era.. un pò allargata a macchia d'olio, ma contavo che sarebbe rientrata presto. Entrato nel negozio salutai cordialmente la donna che ne usciva, per poi rivolgermi direttamente e prima di tutto ai due ragazzini con un sorrisino.
    «Ragazzi.. sapete che dobbiamo essere gentili ed educati. E cercate i libri che sapete che mi servono, con calma. Molta calma, sempre che la signorina non abbia particolarmente fretta.» dissi con un ghigno mentre i due uomini si guardavano intono: uno buttava a terra i libri e l'altro lo pungolava.
    «Come andiamo Andrews?» chiesi con fare cortese prendendo un libro vicino al bancone, pensando che sarei passato dalla farmacia del signor King, giusto per ricordargli che non avevo paura di un sessantenne che presto avrebbe anche faticato a mettersi in piedi «gli affari mi pare vadano discretamente bene, ha per caso qualcosa da dirmi?» ammisi riferendomi alla ragazza che era uscita dalla porta.

    Edited by Hugh Dancy - 8/11/2013, 18:13
     
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  3. Taelyn Andrews
     
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    * Taelyn Andrews *
    E tutto ciò che si respirava era paura.




    << Per ora non mi posso lamentare. Decisamente i libri che ora posso offrire sono molti meno >> rispose calma, indicando gli scaffali semivuoti, grazie ai decreti del Ministero. << Sarebbe bello se, fra tutte le sue nuove leggi, il Ministero ne emanasse una che spiega alle persone come rispettare i volumi >> non riuscì a trattenersi dall'aggiungere, quando l'ennesimo libro cadde a terra e chi ne aveva provocato la caduta non mostrò il minimo dispiacere.
    Erano lì per provocarla, lo sapeva bene, ma su questo non era disposta a passare sopra.
    << Vuole un caffè? >> chiese, voltandosi a prendere la caraffa termica che aveva appena finito di riempire. Si stava domandando se i Ministri avessero iniziato a considerare l'idea di assumere degli assaggiatori come i sovrano medievali. Le loro scelte impopolari li mettevano decisamente a rischio di avvelenamento.
    Sostenne lo sguardo dell'uomo senza alcun cedimento, sebbene dentro di sé sentisse un lungo brivido e un'ondata di odio risalirle le pareti dello stomaco.
    Sarebbe stato un bell'uomo se solo ora non tornassero prepotentemente alla memoria le immagini del giorno in cui lo aveva visto aggredire e prendersi gioco di troppe persone, lungo la via, forte del suo incarico che invece avrebbe dovuto essere a servizio dei cittadini.
    Era chiaro come non gli interessasse per nulla conquistare la stima, ma solo vedere il terrore negli sguardi dei suoi interlocutori. E allora davanti a questi atteggiamenti Taelyn sentiva crescere indignazione e rabbia, incapace di sottomettersi come quel tipo di gente desiderava.
    << Spero non vogliate togliermi altri prodotti...o rendermeli invendibili. Me ne restano davvero pochi e sono tutti "per il bene e la cultura del popolo" come ha detto lei. >> si portò alle labbra la sua tazza, senza smettere di guardarlo.
    Non le era sfuggito che Dancy avesse guardato la porta del negozio, nel chiederle se avesse qualcosa da dirgli. Le sfuggiva invece cosa avrebbe dovuto dirgli, dato che non conosceva quella ragazza se non come cliente.
    Era stata lì soltanto un paio di volte e aveva accennato di essere tornata in Inghilterra da poco, perciò Lyn non vedeva proprio perché avrebbe dovuto essere lei a raccontare qualcosa a Dancy, a riguardo.
    Le risultava che l'ingresso nel Regno Unito magico di maghi e streghe fosse stato ben monitorato per giorni, prima di essere interrotto e vietato bruscamente.
    Voleva sapere da lei cosa avesse acquistato? Che mandasse uno dei suoi scagnozzi a controllare le sue borse ed esigere lo scontrino magico, quello non poteva mentire.


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    Edited by seamus finnegan - 8/11/2013, 21:56
     
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  4. Hugh Dancy
     
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    * Jeremiah Hugh Dancy *



    La mia vita è un continuo sforzo per sfuggire alla banalità dell'esistenza




    Alle parole della donna, guardai il mio braccio destro per quella missione. Mi veniva davvero da ridere: si preoccupava davvero che i libri cadessero a terra e non venivano sgualciti? Clarkson non si fa, che poi la signorina si offende dissi con un sorrisino all'uomo che aveva fatto cadere il tomo di proposito, con la faccia tipica di chi sapeva che qualcosa presto sarebbe cambiato e che non c'era più tanto da stare allegri. Non sapevo il motivo, ma ero profondamente convinto che quella donna prima che io stesso potessi accorgere, avrebbe preso un biglietto di sola andata per Azkban e non avrei più visto il suo viso: che soddisfazione provavo! In ogni caso, signorina, vedrà che i suoi volumi verrano rimpiazzati da altri molto più interessanti e che tutti possono capire e leggere. ero convinto di quello, sapevo che il ministero stava lavorando su dei tomi e che avrei dovuto occuparmente io: insomma era quello uno dei miei lavori e non mi dispiaceva affatto. Avevo fatto carriera e quel lavoro, di distruzione, di sostituzione era una passeggiata. Sospirai sentendo la sua proposta e le sorrisi: avrei accettato, anche perchè nella sua condizione attuale non le conveniva affatto tentare di avvelenarmi e quan'altro, la questione sarebbe degenerata ancora prima che potesse dire una lettera soltanto. «Volentieri, stamattina sono uscito dal ministero a secco.» la cosa bella era che di solito non uscivo mai senza il caffè di rito di prima mattina perciò.. sarebbe stato interessante vedere come si sarebbe comportata. Decisi così di fare una finta: perchè si ricordi che non bisognava scherzare con me. Dopo aver bevuto un lungo sorso di caffè, feci finta di avere una specie di crisi respiratoria. Sbiancai in piena regola, tossii ripetutamente cadendo inginocchiato al che ci fu una serie di «capo stai bene? Hai bisogno di acqua?» al che poi io mi fermai e iniziai a ridere. «Vi ho fregato!» dissi divertito, quasi fosse una marachella da bambini che non faceva ridere affatto. Gli uomini risero come se fossero comandati da una forza non ben precisata, ma avrebbero fatto di tutto per compiacere il capo. «Teoricamente no, non abbiamo voglia di ritirare ancora prodotti non ho ancora avuto un ordine diretto su questo» ammisi con un sorriso «piuttosto sul monitorare che abbiate capito con chi avete a che fare tutto qui. E scommetto non vorrebbe che questo posto venga chiuso, insomma tra lei e il vecchio là vicino.. siete le uniche faccie già conosciute.» sorriso. Speravo capisse dove volevo andare a parare.


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  5. Taelyn Andrews
     
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    * Taelyn Andrews *
    E tutto ciò che si respirava era paura.




    Riuscì a stento a non fare crollare a terra la tazza che reggeva nella mano, gli occhi che si sgranavano nella sorpresa e nell'orrore.
    Le passò davanti una vita intera. Non perché stesse per morire lei, ma perché in quel terribile istante di agonia - le parve un'eternità - tutto le scorse davanti e quel che era peggio...furono immagini del suo futuro ad Azkaban a dominare la sua mente in quell'attesa.
    Con il senno di poi avrebbe potuto riflettere logicamente sull'impossibilità che Dancy fosse stato avvelenato lì davanti a lei, a sua insaputa - ma in quei momenti riuscì solo a restare consapevole di un cuore che le batteva nel petto...mentre tutto il resto era paralizzato.
    Anche quando il Ministeriale iniziò a ridere, anche quando i volti dei suoi scagnozzi si rilassarono e smisero di puntare su di lei pronti ad arrestarla, Taelyn non collegò subito tutti gli elementi.
    Il terrore di ritrovarsi dietro le sbarre, di vedersi separare da Blanca, le bloccò il respiro in gola. Il terrore di vederli irrompere a casa loro e...
    Stava ridendo.
    Il bastardo stava ridendo.
    Ho sentito di persone che potrebbero volerla avvelenare sul serio. Io non scherzerei su queste cose.
    Fu soddisfatta di stare iniziando a riprendersi, quando puntò lo sguardo sull'uomo, ricordando bene la notte in cui l'aveva visto fare il primo dei suoi falò di cultura, per dirgli: << Mi dica, quanti soldi dovremo spillare alla gente per questi trattati di scienza magica? Manderemo sul lastrico tutte le famiglie degli studenti o solo i maghi e le streghe adulti? >>
    L'odiava, detestava quell'uomo con tutta se stessa e se in quel momento avesse avuto davanti chi le proponesse di avvelenarlo, probabilmente si sarebbe nominata Kamikaze perfetta.
    << Ora mi dica come posso servirla. >>
    E andatevene di qui.


    Role code by Ellenroh Carrow

     
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