Il lavoro allontana tre grandi mali: la noia, il vizio ed il bisogno.

per Ellenroh Carrow

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  1. Hugh Dancy
     
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    Chi mi conosceva, chi più, chi meno, sapeva benissimo che amavo davvero molto il mio nuovo lavoro, anche se avolte estremamente faticoso, perchè la gente di Diagon Alley e di Hogsmeade non era proprio collaborativa. Soprattutto quei dannati negozianti come King e quell'altra.. Andrews che oltre ad essere molto poco collaborativi, anche se cercavano di fare le persone per bene, lo sentivo nell'aria che non mi sopportavano e io mi divertivo tanto a torturare i loro poveri nervi. Mi reputavo decisamente fortunato di avere la possibilità di svolgere una professione così stimolante come quella: distruggevo cose, torturavo gente se mi andava e chi mi rompeva le palle.. beh o lo segnalavo al ministero torturandolo un pò psicologicamente, lo uccidevo se mi insultava e.. nel caso io beh lo portavo in direttissma dalla mia cara carissima amica Ellenroh Carrow al suo maniero. C'era da dire che le nostre frequentazioni non erano solo, come dire.. lavorative, ma anche piuttosto intime quando ci andava, ma questa era un'altra storia.
    Quel mattino avevo portato alla mia collega perchè era quello che pensavo di Ellenroh anche se io ero un ministeriale e quindi più alto in grado, un paio di mezzosangue direttamente al maniero ed entrai nell'ingresso, attendendo che mi venisse incontro, dato che da una parte non amavo farmi venire ad aprire, ma preferivo essere in qualche modo invitato a proseguire verso il laboratorio.
    Ehilà, si può? chiamai guardandomi in giro, mentre fissavo che i due che mi ero portato dietro non facessero la pazzia si scappare. A parte che non sarebbero andati lontano senza la loro preziosa bacchetta che avevo già prontamente consegnato al ministero con i nominativi delle due persone che avevo con me, cosicchè nessuno potesse riusare le bacchette o se li stavano cercando potessero sapere che erano stati considerati come dire.. immolati per la causa comune.
     
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  2. Ellenroh Carrow
     
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    E0ueDgc


    * Ellenroh D. Carrow *
    Solo chi sa come prendersi ogni possibilità...sarà veramente felice.




    Non aveva mai disdegnato di parlare con la servitù, non era di quelle persone così arroganti e piene di sé da non capire che erano domestici e maggiordomi e cuochi umani a mandare avanti un maniero come quello, ma soprattutto che gli elfi domestici non erano in grado di gestire i rapporti sociali bene quanto gli umani.
    Il servilismo degli elfi domestici era una "conquista" che si era già ritorta contro le famiglie dei maghi purosangue e solo coloro che volevano preparare la propria sconfitta continuavano a non voler imparare degli errori dei loro padri.
    Gli elfi domestici non avrebbero mai potuto occuparsi in modo soddisfacente dei rapporti con il vicinato e le altre famiglie di maghi. Ragione per cui stava ascoltando con interesse le notizie direttamente dalla cameriera, Julie, una mezzosangue che si era rivelata in fondo una presenza piacevole e discreta, che sapeva fare benissimo il proprio lavoro nonostante la giovane età.
    Terminato di servirle la colazione, l'aveva invitata a sedere accanto a lei per un caffè e aveva cercato se non altro di alleviare la sua tensione, quando la ragazza le aveva confidato di non aver dormito affatto bene.
    Il campanello le interruppe.
    << Lascia, Julie. Questa volta faccio io. >>
    << Ma...signora...>>
    << Finisci il tuo caffè, davvero. Devo riprendere confidenza con questo castello...e devo sgranchirmi le gambe >> Aveva passato ore sui libri, quella notte, non era nemmeno scesa nel laboratorio. Quando uscì nel corridoio vide l'uomo avviarsi proprio verso la porta massiccia alla sua destra, seguito da due figure più basse che fissavano il pavimento ai loro piedi, coscienti ma come...annientate.
    << Signor Dancy...>> lo richiamò, sorpresa e compiaciuta, passando lo sguardo dall'uomo alle due figure. Un maschio e una femmina, entrambi ammanettati. Si reggevano sulle loro gambe, ma sembravano aver perso la voglia di lottare. << Cosa mi hai portato? So di essere una donna quanto meno insolita, ma... >>
    Faceva parte del gioco tra loro. Dancy sapeva benissimo che ciò che le aveva portato la stava deliziando proprio come avrebbe fatto un enorme mazzo di rose. << Posso? >> si allungò a baciarlo su una guancia. << Non sei ancora venuto qui, vero? Finalmente ho potuto riavere il maniero di famiglia! >>


    Role code by Ellenroh Carrow



    Edited by Ellenroh Carrow - 12/9/2013, 14:57
     
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  3. Hugh Dancy
     
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    Che io fossi.. un pò lunatico era matematicamente ovvio, tant'è che nessuno se ne stupiva realmente e aver visto un posto nuovo come il maniero che avevo davanti, beh.. mi aveva rimesso di ottimo ottimissimo umore. Avevo aperto una porta alla ricerca di Ellenroh, non trovandola per poi vedermela spuntare nella sua bellezza, perchè si era una donna molto avvenente, dietro la schiena. Se non fossi stato sposato, le avrei chiesto subito di sposarmi, ma la provvidenza mi aveva fatto incontrare quella donna in un momento diverso della mia vita, così potevamo giocare a fare la coppietta in un modo meno convenzionale ed ero sicuro che divertavamo molto di più.
    «Ehilà!» sorrisi divertito, salutandola con quel saluto allegro nemmeno chiamandola per cognome, come succedeva in quei momenti di momentanea euforia che si sarebbe evaporata in fretta.
    «No non sei insolita, mia moglie si che lo è, ma è un caso a parte. Ti ho portato due personcine, come puoi vedere. Mezzosangue che avevano deciso di fare delle effusioni in pubblico.. e poi una scenata greca durante la mattinata sbagliata, prima che tutto si drizzasse.. ovviamente. Li ho strigliati per benino» alzai le spalle prima di continuare a parlare e spiegare il mio perchè mi trovassi lì con due persone totalmente
    «Ho verificato dai fratelli se erano ricercati, ma no e potevo farli fuori se mi andava. Perciò, piccolo regalo, stamattina ho già ucciso tre persone da quando ho aperto gli occhi.. non voglio arrivare annoiato a questa sera. »
    Alla sua domanda, sorrisi rispondendole divertito «Certamente» e chiusi gli occhi, mentre mi baciava sulla guancia.
    «No, effettivamente no. Non sono mai venuto qui e devo dire che mi ha rimesso di ottimo, ottimissimo umore.» ammisi dondolandomi sulle punte guardandomi un pò in giro.
    «Da quando ne sei in possesso? l'ultima volta che ti ho portato ospiti eri ancora nell'altra sede» dissi scrollando le spalle
     
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2 replies since 8/9/2013, 20:49   48 views
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