Amo, la parola più pericolosa per il pesce e per l'uomo.

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  1. RainbowEater
     
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    Helga Montague * Scheda * Studente, 6^ anno


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    Sbuffai col naso, odiando quel momento. Era frustrante, per me, trovarmi nelle situazioni di disagio, quelle in cui le risposte non erano mai certe, quelle in cui non potevo averne pienamente la padronanza. E di certo, la sua risposta non era stata minimamente confortante.

    << Però ti posso dire per esperienza che le decisioni che ci sono costate di più...sono quelle che ci danno anche maggiori soddisfazioni, quando riusciamo a riscattare gli sforzi e i sacrifici fatti. >>

    Parole, parole, soltanto parole! Cosa avrebbe mai potuto darmi una carriera al ministero? Non mi occorreva per ottenere i privilegi che già possedevo, e inoltre avrebbe significato una lunga serie di responsabilità in più, che non ero certa di volermi assumere. Un conto, era essere parte di un grande circuito, un altro conto era invece essere uno degli ingranaggi fondamentali che lo componevano. Avevo già tanto a cui pensare in quel momento, non era una gran consolazione l’idea che una vita che non desideravo avrebbe potuto portarmi qualcosa di positivo.
    Ma ovviamente, a lui non dissi nulla. Era solo un insegnante, uno come tutti gli altri, e non ci avrebbe messo un bel niente a far raggiungere le mie parole ad orecchie indiscrete, solamente per poter migliorare il proprio prestigio. Ormai era una cosa che vedevo accadere spesso, ed io avevo deciso di ridurre ulteriormente la mia fiducia nei confronti degli altri. Non che ne avessi mai avuta molta…
    Quando poi il professore iniziò a parlare della vera ragione per cui ero stata convocata nel suo ufficio, la mia mente divenne ancora più diffidente e, irrigidendomi sulla sedia, ascoltai e rimuginai sulle sue parole. In fin dei conti, non stava chiedendo altro che ciò che ordinava il ministero: avvisare, spiare, servire. Ma non mi ero mai interessata particolarmente a questo aspetto. Mi ero sempre limitata ad osservare, comunicare e spesso, farmi gli affari miei. Ora invece, mi veniva richiesto di mettermi in gioco, e quello voleva dire rischiare. Perché anche dalla parte dei potenti, c’era sempre qualcosa da rischiare.
    Presi un respiro e, dopo alcuni secondi di silenzio, decisi di rispondere.

    Perché io?





    * Role code by Ellenroh Carrow *
     
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6 replies since 27/7/2013, 18:55   114 views
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