Peggiore della guerra che si combatte è quella che non si riesce a vincere

Udienza con il Primo Ministro

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ellenroh Carrow
     
    .

    User deleted






    Ellenroh D. Carrow * Scheda * Ricercatrice




    * 15 settembre 2009 *

    Non c'era traccia della sfiancante ricerca dei Reietti e dei loro simpatizzanti, nonostante fossero in realtà a poca distanza dalla grande hall del Ministero e dagli uffici e dai locali operativi del Dipartimento Auror.
    Il messaggio che trasudava dal silenzio e dalla compostezza di quell'ala era calma.
    Ellen' li percorse a passo svelto e sicuro guardando gli arazzi e i preziosi tendaggi, tenendo una breve ma discreta distanza alle spalle del maggiordomo venuto ad aprirle e che ora la stava conducendo agli appartamenti ministeriali.
    Era un uomo sulla cinquantina. Segaligno, ancora più alto di lei, che era sempre stata molto, spesso troppo più alta delle persone che conosceva; la precedeva con passo sicuro e cadenzato, creando un ritmo quasi rassicurante nel ticchettare delle suole attutito dal tappeto bordeaux che percorreva tutto il corridoio.
    Ellenroh Carrow indossava un tailleur a pantaloni blu scuro, una semplice catenina d'oro abbinata a sobri ma fini orecchini. Le dita magre e flessuose della mano sinistra smisero di tamburellare silenziosamente i bordi dell'unica cartellina che reggeva, nell'altra mano la borsa di pelle che conteneva molto più materiale.
    Sorrise al mago voltatosi indietro prima di bussare alla porta riccamente decorata da intarsi.
    I suoi modi avevano riacquistato tutta la loro compostezza di un tempo, più nessuna traccia visibile della tensione che Azkaban le aveva lasciato addosso. Gli spettri resistevano, dentro...anche se si placavano quando sentiva di fare un passo avanti nelle sue ricerche. Come in quel momento, in cui sentiva il cammino fatto fino ad ora come qualcosa di prezioso da proteggere e da accompagnare in un'altra tappa, come un bambino.
    In qualche modo un bambino che cresce non può farlo con una sola guida, ha bisogno di altri protettori, altre figure e altri livelli di aiuto. Ora le sue ricerche avevano bisogno di poter vedere un tratto di sentiero nuovo davanti a loro.
    << Può riceverla. Buon lavoro. >>
    << La ringrazio, altrettanto. >>
    Fece qualche passo e si ritrovò negli appartamenti del Primo Ministro, la porta chiusa alle sue spalle, a guardarsi con calma per individuare la figura del mago.


    Role code by Ellenroh Carrow



    Edited by Ellenroh Carrow - 29/7/2013, 11:53
     
    .
  2. #Mikhail
     
    .

    User deleted


    Il serpente scorazzava libero, nella sala delle udienze.
    Seduto sul pomposo sgabello di una riproduzione del trono di Luigi XIII, l'uomo ne osservava le evoluzioni sulle eleganti spire, che percorrevano tutta l'ampia stanza. Come sempre, l'animale aveva molta più importanza di tante cose: sicuramente del visitatore che sarebbe presto giunto, come della madre di lui, pallida figura delirante che deambulava nei suoi appartamenti privati, ormai in condizioni di non nuocere, e molti dei suoi sottoposti. Il potere del serpente sarebbe stato chiaro per chi avesse avuto memoria, ma quella era una qualità che lui aveva volutamente estirpato dalle coscienze e dalla mente dei propri cittadini.
    Sorrise.
    I suoi ritratti capeggiavano ovunque, nel regno unito. Il suo volto era stato programmato per trasmettere immagini di sicurezza ed affabilità in tutti quanti.
    Il sorriso si allargò ancora di più.
    Era stato il terrore di Pogradec per anni. Il suo fiato, la sua volontà ed i suoi deisderi avevano messo a ferro e fuoco quella terra fin da quando era diventato adolescente. Per molto tempo, grazie all'inflluenza della madre, non aveva avuto il permesso di specchiarsi, aveva creduto che il suo viso fosse deforme. Mentre ora era il principe assoluto di una nazione evoluta come la Gran Bretagna, paladino del bene a cui chiedere consiglio e far baciare i bambini in fasce.
    Emise una debole risata.
    La sua giornata era ora fitta di impegni. Le prigioni, le guardie, le udienze, le nuove leggi. Nulla assomigliava nemmeno vagamente al suo regno verde di qualche anno prima, ma la gioia che gli procurava l'essere cosciente dei risultati ottenuti era inebriante.
    Era riuscito dove la storia aveva fallito. Erano scappati come topi, proprio quando si sentivano maggiormente al sicuro. I figli contro i padri, i fratelli contro i fratelli.
    Aveva modificato le leggi sociali e fin'anco quelle fisiche.
    Era semplicemente, onnipotente.
    Alzò leggermente gli occhi all'incedere della figura bionda, verso di lui.
    Adorava quei passi lievi, al suo cospetto, come se il mondo avesse deciso di arrecare meno disturbo possibile.
    Il potere, quello vero, nel palmo della sua mano.
    Fece una leggera pressione. Sentì la mente della donna dilatarsi..
    Quella era la prima prova. L'apertura... pochi di coloro che opponevano resistenza arrivavano ad una sana e ricca vecchiaia. Il primo test era fondamentale. Se fosse entrato, il colloquio avrebbe potuto avere inizio,. Se questo no fosse successo, la donna bionda, dopo tante vicissitudini, sarebbe sprofondata nell'ultimo buio.
    Cosa porti con te, sorellina.....

     
    .
  3. Ellenroh Carrow
     
    .

    User deleted






    Ellenroh D. Carrow * Scheda * Ricercatrice




    << Che tipo è? >>
    Stavano giocando a scacchi magici, quando Selène lo aveva chiesto.
    << Lo hai visto sul Profeta...e hai sentito suoi discorsi un paio di volte. >>
    << Lo sai...in che senso te l'ho chiesto...>>
    Non aveva potuto dirle molto, era quella la prima vera udienza davanti al Primo Ministro.
    << Me lo dirai? >> Lo sguardo di Selène si era acceso di febbrile entusiasmo.


    Controllo totale.
    Controllo su tutto e tutti, sulla nazione magica come su ciascuna delle persone che la abitavano. Questo controllo innato non aveva faticato a riconoscerlo, molto più spiccato in quell'uomo di quanto lo ricordasse sul volto e nello sguardo del padre. Era una qualità che nel padre era stata forzata, ostentata, mentre nel Primo Ministro...che stava alzando gli occhi su di lei...
    << La ringrazio di avermi ricevuta. >>
    Tentennò un istante, nel sentire la presenza del mago premere nella sua coscienza. Una strega o mago che avesse affrontato Azkaban, i suoi interrogatori, non avrebbe potuto ignorarlo. Era stato là che Ellen aveva compreso cosa volesse dire non poterlo respingere. Rilassò la mente e i muscoli soltanto quando poté aggrapparsi all'ambiente che la circondava e rendersi conto che non era Azkaban. Portava quei lamenti e quel dolore con sé nelle notti e per gran parte del giorno, ma ora poteva relegare gli orrori finalmente in un angolo della sua mente. Ora quegli orrori avrebbero ingoiato altre persone.
    Rialzò leggermente il volto, senza però sottrarsi al tocco dell'uomo che si rafforzava nel varcare il labirinto dei suoi pensieri.
    Era lì proprio per dare un senso alla sua rinascita, per voltare le spalle per sempre ai suoi spettri e vincerli del tutto.
    Era lì per andare oltre e non voleva opporsi ma nemmeno voleva tremare proprio ora.
    Aveva troppa vita da recuperare.


    Role code by Ellenroh Carrow



    Edited by Ellenroh Carrow - 29/7/2013, 11:53
     
    .
  4. #Mikhail
     
    .

    User deleted


    C'era un posto sommerso, in ogni persona che aveva incontrato sulla sua strada. Un angolo buio, protetto anche in coloro che sembravano non avere nessuna protezione. I babbani di Pogradec per esempio.
    Per anni era stato il tiranno incontrastato di quelle foreste scure. Un punto interrogativo avvolto nel buio di grotte ed anfratti. Per anni aveva rifuggito l'umanità, come se questa potesse rappresentare un pericolo troppo grande.
    Sua madre lo diceva sempre, attenzione costante.
    L'aveva convinto che là fuori bisognasse arrivare soltanto armati, di una magia che lui non possedeva per nulla, fatta di sguardi e di relazioni, di cui era stato privato fin dalla prima infanzia.
    Fino a quel giorno, di primavera, dove quello che si agitava dentro di lui aveva finalmente trovato sfogo e ragione e visione.
    Da allora niente era stato più come prima.
    Cosa si prova ad avere il mondo nel palmo di una mano Mikhail?
    Sentì la mente della donna aprirsi lentamente, un flusso di energia ad incastrare in un piccolo anfratto della sua mente qualcosa che riteneva potesse ancora nuocerle. L'istinto sarebbe stato di rincorrere quella zona buia, di bearsi delle sofferenze e delle paure, di schiacciarla sotto il suo potere perchè lo ricordasse a pelle, in futuro.
    Ma era una sua collaboratrice.
    Aveva imparato a controllarsi, con loro, almeno fino a quando gli potevano essere utili. Perchè quell'istinto era più simile a quello del bambino che viviseziona con crudeltà le ali di una farfalla. Nessuna utilità, solo un cupo divertimento sadico.
    < Sono sicuro che il mio tempo non verrà sprecato....>
    Sorrise. Adorava quel genere di situazioni. Il potere l'aveva sempre inebriato tantissimo. Il serpente scivolò in grembo dell'uomo, che iniziò ad accarezzarlo distrattamente, per abbandonare l'idea di divertirsi ancora di più. Di affondare. Come lama incandescente in un panetto di burro.
    < E sono sicuro che quello che mi dirà mi darà la certezza che questo non avvenga... - lo spreco di tempo ora non era tollerabile, mentre prima poteva annegare nella quantità di tempo che aveva a disposizione. - ... Che cosa doveva dirmi?>

     
    .
  5. Ellenroh Carrow
     
    .

    User deleted






    Ellenroh D. Carrow * Scheda * Ricercatrice




    Era preparata a quell'esame nella sua mente, i ricordi più dolorosi accantonati non per nasconderli a quell'uomo - non sarebbe stato possibile, lo sapeva - ma per poter andare avanti, ripartire.
    Per questo la stupì vederlo sorridere e sentire allentarsi quella pressione nella propria mente. Ricambiò con un sorriso educato e si concentrò su quanto doveva dire, mentre il Primo Ministro era intento ad accarezzare la testa del serpente come un animale domestico.
    Si concentrò su quanto doveva sottoporre al mago e sul modo migliore di presentarlo. << Come le ho anticipato nel mio gufo, la liberazione da Azkaban mi ha dato l'opportunità di riprendere le ricerche che avevo dovuto interrompere. In questi mesi ho ristabilito i contatti, trovato nuovo materiale e nuove cavie. E ho ricominciato a vedere risultati che potrebbero forse interessare anche lei. >> Gli porse la cartellina con l'esito delle sue ricerche, le prime soddisfazione di quella che sperava essere un nuovo inizio.
    Non era ancora abbastanza, lavorava ancora in una condizione di carenza, voleva riuscire a ottenere di più. Non c'era più il rischio dell'illegalità, ma le mete cui guardare erano ancora tante.
    Guardò con attenzione le espressioni dell'uomo, decidendo di poter osare, approfondendo con le parole i dati che gli stava mostrando, vergati dalla sua calligrafia rapida ma elegante.
    << I dati che potrebbero sembrare i più comuni e ovvi, sono secondo me i più interessanti, in realtà. Il gene che in noi maghi e streghe permette alla magia di incanalarsi e trovare lo sbocco in azioni concrete, gli effetti dell'incantesimo, nei babbani è completamente assente...e non permette loro di produrre alcun effetto, come sappiamo. >> Gli indicò il dato di cui stava parlando nello specifico. << Nei mezzosangue che ho analizzato, è come ostruito e sempre meno attivo. Non è soltanto una credenza o una tradizione, che i babbani abbiano progressivamente contaminato le linee di sangue delle famiglie di maghi...>>
    Si prese una pausa di qualche istante, lasciando al Primo Ministro alcuni momenti di silenzio per studiare con calma i suoi dati.


    Role code by Ellenroh Carrow



    Edited by Gawain Robards - 16/9/2013, 17:58
     
    .
4 replies since 21/7/2013, 11:46   90 views
  Share  
.