In punizione...?

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  1. ~MeantToBe
     
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    Daphne Renée Lestrange * Scheda * Studentessa, 5th year

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    Giovedì 3 settembre 2009. Pomeriggio. Le lezioni erano iniziate da 2 giorni e i ragazzi del 5° anno, che ormai dovevano studiare molte meno materie, avevano ricevuto un pomeriggio libero alla settimana. Quella settimana, ai Corvonero era toccato il giovedì e, quindi, coloro che indossavano la divisa grigio-blu potevano decidere come passare il proprio pomeriggio. In tempi normali, Daphne avrebbe sicuramente studiato, ma, a causa dei nuovi decreti del regime, le materie scolastiche erano nettamente diminuite e le cose da studiare o da preparare erano molto meno. Come ogni Corvonero, la biondina non era per nulla entusiasta di quella situazione. Lei, come i suoi colleghi, frequentava Hogwarts per imparare, frequentava Hogwarts perché lo studio apriva la mente, ma, evidentemente, al regime facevano più comodo dei robot succubi del sistema. In realtà, non era del tutto sicura che il governo li volesse ignoranti, ma aveva avuto quell’impressione, dato che molte materie utili, come Storia della Magia, erano state abolite. Indubbiamente, lei stessa non negava che studiare la storia del mondo magico poteva essere pesante e noioso, ma, a suo parere, per essere bravi maghi bisognava conoscere quanto era stato fatto in precedenza.

    "Ma Hogwarts sembra non esser più il posto di coloro che vogliono imparare ad essere bravi maghi"

    Disse fra sé e sé, mentre abbandonava la Sala Grande dove aveva consumato un esiguo pasto. Non aveva fame in quei giorni. Lei era un tipo piuttosto volubile e il suo umore si rifletteva su tutto ciò che faceva. Ogni sentimento che provava aveva una sua diretta conseguenza. Il nervosismo, cosa che provava in quei giorni, la portava ad avere lo stomaco chiuso. La delusione la portava ad avere crisi di pianto che potevano superare la durata di 2 ore. Sebbene fosse stata educata a non mostrarlo, sebbene fosse stata educata ad essere una persona forte, Daphne aveva un carattere piuttosto debole e la colpa era solo dei suoi genitori. Didi non riusciva a comprenderli. Era pur vero che non si erano mai amati, che si erano conosciuti il giorno del proprio matrimonio e che non volevano avere una figlia, ma, ormai, il loro destino era stata deciso e non aveva senso crescere una figlia nella più totale indifferenza. Parlando con le sue compagne di Casata, che in prevalenza provenivano da famiglie Babbane o da famiglie di Mezzosangue poco abbienti, lei era quella che, agli occhi di molti, doveva aver avuto l’infanzia più “facile”. Ma, come ella spesso ripeteva alle sue compagne di classe, fiumi di giocattoli, fiumi di regali, i migliori educatori e un parco giochi personale, non sostituiscono l’amore di un genitore. Avrebbe rinunciato a tutto, pur di trovare affetto o amore da parte di qualcuno. Era chiusa in un guscio di indifferenza e non riusciva ad uscirne. Quelle poche volte che parlava con le sue compagne di stanza, queste le ripetevano che la colpa era sua perché, spesso, riusultava noioso ed antipatico parlare con una persona diffidente come lei. Daphne, da parte sua, non si era mai realmente impegnata ad instaurare un qualsiasi tipo di relazione, perché i suoi genitori l’avevano educata con la politica del: “Basto io per essere felice”. Ma, nel mondo vero, nessuno basta a se stesso e nessuno si salva da solo. A sue spese la biondina l’aveva capito molto bene.
    Quel pomeriggio, mossa da un’assurda sensazione di inquietudine, decise di andare al Lago Nero. A dire il vero, non aveva letto per bene il nuovo regolamento e non sapeva se fosse ancora possibile sedersi a legger in riva al Lago. Pazienza, ci sarebbe andata ugualmente e se l’avessero punita, avrebbe accettata le proprie conseguenze. Anche se era una Corvetta, aveva il suo caratterino e, per quanto i suoi genitori potessero averla educata ad essere viscida, lei aveva il suo coraggio da vendere. I suoi parenti, i veri Lestrange –lei non si definiva tale-, la ritenevano il disonore della famiglia. Altro discorso valeva, però, per i Black, che, purtroppo o per fortuna, sfogavano ancora le loro ire sul defunto Sirius Black. Ah, nonostante tutto ciò che le era stato raccontato, le sarebbe piaciuto conoscere Sirius che, a dire il vero, riteneva essere l’unica persona sana di mente presente in quell’albero genealogico assurdamente intricato.
    Dopo aver camminato per qualche minuto, giunse in prossimità del Lago Nero, dove, però c’era una sorpresa che la aspettava.

    "E’ fatto tassativo divieto agli alunni di avvicinarsi al Lago. Il preside."


    Lesse in mente. Bene, aveva appena trasgredito la prima regola dell’anno, meglio tornare indietro senza farsi vedere. Fece per voltarsi, ma notò una figura che si avvicinava: un ragazzo molto alto, che indossava la divisa dei Grifondoro.

    "Perfetto, ci mancava solo un Prefetto."

    Disse fra sé e sé sospirando e attendendo la propria sorte.



    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by ~MeantToBe - 15/7/2013, 22:08
     
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  2. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    << Le ore libere in più che derivano da questa riduzione delle materie potranno essere usate dagli studenti degli ultimi anni per prepararsi meglio agli esami. >> aveva detto il Preside dopo lo smistamento, nel discorso di due sere prima.
    Cameron e Amber si erano guardati, pensando in contemporanea che doveva aver poca fiducia lui per primo, che il tempo libero guadagnato per grazia ricevuta sarebbe stato davvero usato per studiare di più.
    Ad ogni modo per prefetti e Capiscuola ci avevano pensato i responsabili delle case a trovare qualche riempimento del tempo libero ricevuto. Ronde, Ronde anche diurne in tutto il parco del castello.
    Grandioso!
    Ronde in cui avrebbero concordato - incontrandosi la prima sera almeno loro due, Joanne e i pochi altri studenti dotati di spilla che per questo non avessero mostrato di aver subito anche una lobotomia totale, per decidere come comportarsi e far quadrato almeno attorno ai più piccoli, soprattutto contro i serpeverde così desiderosi di denunciare tutto e tutti.
    Un esempio di quella risma era il prefetto che ora stava ghignando guardando la ragazza intenta a leggere il cartello ufficiale, piantato a un centinaio di metri dalla riva del lago Nero.
    La Corvonero non aveva ancora infranto nessuna regola, non essendo andata oltre, ma parve chiaro a Cam che al serpeverde di questo non importasse proprio nulla.
    Coglione! - sbuffò.
    << Ti ho trovata... >>
    Corva...cosa...La...Le...
    Oddio, conosceva il suo cognome?
    Pensò in fretta a qualcosa da dire, ringraziando il cielo per le gambe lunghe che si ritrovava e che lo stavano facendo arrivare alle spalle della Corvonero prima di Stewart.
    << Avevo detto Corridoio nero delle armature, non Lago Nero...>> Si avvicinò, porgendole il libro che rapidamente aveva tirato fuori dallo zaino.
    << Lestrange! >> Ecco, si chiamava Lestrange. Avevano avuto insieme una delle lezioni interclasse che piacevano tanto a Mulciber. Beh, quell'uomo a volte poteva risultare persino utile!
    Si rivolse con il sorriso alla Serpe in avvicinamento. << Hai bisogno, Stewart? >>
    << Non devi segnalarla al suo CapoCasa? >> la indicò il Serpeverde, senza nemmeno guardarla. Per lui era una formica da schiacciare. Sarebbe stata una brutta sorpresa per lui, se la Corvonero fosse stata una Lestrange parente stretta di quei Lestrange.
    Ma per il momento poteva accontentarsi di vedergli scoppiare il sorriso come una lampadina fulminata. << Tu sei un prefetto, Stewart. Io un Caposcuola con un anno in più. Non giocare allo sceriffo con me. >>
    Miseria, erano appena al 3 settembre e Cameron non ne poteva già più.


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 15/7/2013, 17:40
     
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  3. ~MeantToBe
     
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    Daphne Renée Lestrange * Scheda * Ravenclaw, 5th year

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    Il cartello con il divieto che il preside aveva imposto aveva, per fortuna, fermato la sua corsa verso il Lago. A quanto ne sapeva e a rigor di logica, non avendo superato il cartello stesso, non sarebbe dovuta finire nei guai, ma, se qualche Prefetto, o qualche Serpeverde vile e schifoso fosse stato da quelle parti, sicuramente la sua sorte sarebbe stata segnata. Non era mai finita in punizione durante la sua permanenza ad Hogwarts, ma, se mai quella fosse stata la sua prima volta, non avrebbe protestato, avrebbe semplicemente affrontato, a viso alto, la conseguenza delle proprie azioni. Si voltò di scatto non appena sentì dei passi alle sue spalle. Velocemente, squadrò la figura che si avvicinava da capo a piedi, era un Grifondoro e aveva la spilla da Prefetto, anzi, peggio da Caposcuola. Non ricordava il suo nome, anzi, non era sicura che lei e il Grifone si fossero mai effettivamente presentati. Fece mente locale, sperando che il ragazzo non la punisse con qualche metodo violento o disgustoso. In fondo, non ne avrebbe avuto motivo, anzi, visto che lei era sempre stata per conto suo e non aveva effettivamente commesso nessun crimine, poteva lasciarla stare. Sbarrò gli occhi, poi, quando vide una figura accanto a lui: un Prefetto dei Serpeverde. Va bene, era finita, nessuno avrebbe potuto salvarla dalla sua punizione, nemmeno il preside in persona. I Serpeverde, sebbene fosse una Lestrange, la odiavano, ma non la maltrattavano esplicitamente solo per una sorta di velata ammirazione per i genitori di lei. Attese il suo destino senza fare un passo.

    Buon pomeriggio.

    Salutò il ragazzo, cercando di fingere un sorriso non troppo forzato. Inspiegabilmente il ragazzo conosceva il suo cognome, o forse aveva semplicemente notato la collana con lo stemma, e…le stava porgendo un libro.
    Aveva detto corridoio nero delle armature e non Lago nero? Ma era impazzito?
    Non appena arrivò Stewart, il prefetto dei Serpeverde, capì quanto il Grifondoro stava cercando di fare. Per qualche strano motivo, stava cercando di proteggerla, fingendo di doverle prestare un libro e di aver un appuntamento con lei.

    Ehm…sì, avrò capito male, sai, c’era confusione stamattina in Sala Grande, scusami.


    Disse simulando un tono di scuse. Si allungò verso di lui, poi, per prendere il libro che le stava porgendo gentilmente. Quel ragazzo le stava letteralmente salvando la vita.

    Grazie mille.

    Gli disse sorridendo. Non conosceva il suo nome o, quanto meno, non lo ricordava. Il che, purtroppo, se la conversazione fosse continuata, avrebbe nettamente giocato a suo sfavore. Ignorò, invece, la Serpe e aspettò che il ragazzo dalla divisa rosso-oro tornasse indietro per riprendersi il libro.



    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by ~MeantToBe - 15/7/2013, 22:08
     
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  4. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    Ringraziò tutto il pantheon delle divinità di quella terra, per la prontezza di reazione della Corvonero e si divertì a vederne i risultati nella delusione di Stewart. La ragazza era una perfetta spalla, aveva colto alla grande lo spunto e forse tutto sarebbe andato bene.
    Ora che qualche sprazzo di ricordo in più si affacciava alla mente, era sicuro di aver visto la Lestrange anche tra i corridoi e in Sala Grande, qualche volta. Di questi tempi non poteva sfuggire facilmente il cognome che portava, visto che due Lestrange erano nientemeno che i Ministri a capo della Psicopolizia, persone che tutti più o meno si aspettavano di vedere irrompere a scuola, una volta o l'altra anche quell'anno come a gennaio del precedente.
    Cameron riusciva soltanto ad essere grato che Amber non fosse ancora tornata a scuola a causa della malattia, quando a gennaio del 2009 erano tornati al castello trovandosi un nuovo Preside, nuovi professori...tutto differente.
    E soprattutto quando avevano scoperto quanto sarebbero stati severi i controlli da quel giorno, per ogni piccola cosa.
    Avevano tutti dovuto sostenere un colloquio con il nuovo Preside e spiegare cosa avessero fatto negli ultimi giorni prima di tornare al castello, dopo la notte del Capodanno.
    Controlli per tutto: per lo stato di sangue, per la bacchetta...e per quella benedetta pozione che avrebbero dovuto prendere ancora per molto...sperava soltanto non per l'eternità.
    Scacciò quei ricordi con disagio.
    Non sapeva se fosse dello stesso ceppo dei Lestrange, ma...la Corvonero era comunque una tipa molto tranquilla, molto defilata. La tipa che comunque sapeva anche quando andare contro corrente, a quanto pareva.
    Una serpe di quella risma non veniva delusa...e derisa mai abbastanza, per quanto lo riguardava...Cam' non era maligno per natura, ma quando era troppo, era troppo anche per lui...che ultimamente non poteva definirsi nemmeno tanto calmo.
    Stava per dire qualcosa alla ragazza, quando Stewart parve proprio non essersi arreso.
    << Non finisce qui, Alton. >> E il suo tono non gli piacque per niente. Proprio per niente, pensò mentre lo guardava allontanarsi verso il castello, probabilmente con l'idea di andare subito nell'ufficio di Kierkgard.
    Prese un profondo respiro. << Credo che la punizione non ce la toglierà nessuno. Non fare troppi progetti per il resto della giornata. >>
    Guardò con un mesto sorriso il libro - Arti oscure lo avrebbe volentieri usato più come altezza per un tavolo traballante, al momento, che per studiarvi sopra. << Mi dispiace >> aggiunse con sincerità.


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 16/7/2013, 11:25
     
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  5. ~MeantToBe
     
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    Daphne Renée Lestrange * Scheda * Ravenclaw, 5th year

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    La sua intelligenza, la stessa che le aveva permesso di accedere alla Casata dei Corvonero, diede i suoi frutti: ella, infatti, capì subito il piano del Grifone e mise al suo posto la Serpe che, attonita, andò via. Non si spiegava però il perché di quell’aiuto ricevuto da uno che non solo non era della sua Casata, ma non aveva mai conosciuto prima. Sebbene fosse il Caposcuola, Daphne non aveva mai avuto a che fare con i Prefetti, troppo ligia alle regole per finire in punizione e troppo informata per chiedere informazioni. Ma forse quel giorno non era il suo fortunato. Sentiva di aver dimenticato qualcosa di importante da fare, ma, in quel momento, non riusciva a ricordare cosa avesse potuto dimenticare.

    Non finisce qui, Alton.

    I suoi pensieri, vennero interrotti dalla voce di quel ragazzo che stava minacciando il ragazzo di cui Daphne aveva appena scoperto il cognome. Quella Serpe, sebbene non appartenesse alle famiglie nobili, aveva un faccia conosciuta e, probabilmente, era stata ospite di qualche festa a villa Lestrange. La biondina odiava quelle feste, così come odiava le Serpi, troppi viscide ed infime per essere anche solo considerate persone. Ella, essendo una Corvonero, a parere dei ragazzi con la divisa verde-argento, non meritava rispetto e, per questo, in pubblico veniva trattata quasi come i Mezzosangue. Peccato che i maghi dell’incoerenza, cambiassero atteggiamento quando incontravano la Lestrange da sola. Uno di loro, un Malfoy se non errava, le aveva addirittura aperto la porta quando l’aveva vista. Infimi lecchini, ecco cos’erano. Peccato per loro che a Daphne non importava minimamente il loro comportamento e che, per inciso, non avesse nessun intenzione di metterci una buona parola con la propria famiglia.

    Illusi.

    Pensò fra sé e sé, mentre stringeva ancora fra le mani il libro che recava la scritta “Manuale di Arti Oscure, 7° anno”. Conscia del fatto che quel libro potesse essere utile al proprio proprietario, aspettò che la Serpe si defilasse e che questi si avvicinasse a lei per riprenderlo.

    Grazie ancora, davvero, per tutto.

    Gli disse gentilmente ed educatamente mentre gli porgeva il libro. Fece per dire qualcosa, ma le sue parole furono bloccate da quelle del ragazzo.

    Credo che la punizione non ce la toglierà nessuno. Non fare troppi progetti per il resto della giornata.

    Ascoltò le parole del ragazzo e, ovviamente, non poté che essere d’accordo con lui. Stewart sicuramente sarebbe andato a chiamare qualcuno, per esempio, Kierkgard, affinché i due ragazzi venissero puniti.

    Mi dispiace, guarda, se dovessero davvero punirci cercherò di spiegare che tu non c’entri niente e che è colpa mia.

    Gli disse sentitamente a disagio. Il ragazzo si stava per beccare una punizione immeritata solo ed esclusivamente per colpa sua. Che poi, a dire i vero, nemmeno lei la meritava al cento per cento, perché la sua camminata verso il Lago era stata interrotta dalla presenza del cartello.

    Ad ogni modo, sono Daphne, Daphne Renée Lestrange.


    Decise, allora, di presentarsi porgendogli la mano. Così, se fossero finiti in punizione insieme, almeno avrebbero conosciuto a vicenda i propri nomi.



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  6. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    << Non ti devi preoccupare per quello. Mi premeva toglierti di dosso il prima possibile Stewart >> confessò, indicando la direzione presa dal Serpeverde con una marcia decisa e...patetica, verso la sua missione di denuncia.
    Strinse la mano della ragazza con una presa decisa. << Cameron, piacere. >>
    Il cognome lo conosceva già...e a breve avrebbero avuto il piacere di sentirlo pronunciato da chi godeva particolarmente a punire.
    Sarebbe stato Kierkgard ...oppure il buon vecchio Mulciber?
    Si accettano scommesse.
    << Abbiamo ancora qualche minuto di libertà. Possiamo meritarcela fino in fondo, la punizione, a questo punto. Passeggiata? >> propose con un sorriso. << In fondo Stewart non è un cattivo ragazzo...>> commentò, anche se non era sicuro di crederci lui per primo. Diciamo pure che il soggetto risvegliava in lui un bel po' di fastidio. Era il classico tipo che avrebbe ben poco coraggio per fare lo spanizzo, se non si fosse accodato alla compagnia che lui definisce "forte". E uno così, nella nuova realtà della scuola, diventava uno dei soggetti più pericolosi.
    Cameron era sempre stato un tipo tollerante, anche verso quel tipo di gente che faceva numero e soprattutto da spettatore per gli spettacoli dei bulli...quelli che avevano fondamentalmente intense storie d'amore con la propria voce e la propria persona.
    Ultimamente però, riusciva soltanto a sentire il fastidio e la rabbia salire, a stento riusciva a trattenersi poi quando vedeva gente come Stewart giocare a fare i bulli, oppure ...ancora più tragica da sopportare - pendere disgustosamente dalle labbra degli insegnanti.
    In definitiva...<< No, rettifico. E' odioso. >> si corresse, scuotendo la testa. << Non ha attenuanti. >>
    Forse dovevano esistere anche quelle persone, in una scuola, ma ora come ora Cam si scopriva tollerante quanto un serial killer e non era proprio sicuro che sarebbe riuscito ad arrivare a fine dicembre senza cacciarsi in guai seri. Non poteva permettersi colpi di testa, però, e il pensiero di Amber e dei gemelli finora era stato lo scoglio a cui aggrapparsi.
    Si appoggiò alla staccionata, puntando lo sguardo sulle acque placide del lago.
    Hogwarts era sempre stata così...cupa? O era un riflesso di come si sentiva dentro lui, dopo la morte di papà e tutto quello che l'aveva seguita?


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 17/7/2013, 20:29
     
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  7. ~MeantToBe
     
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    Daphne Renée Lestrange * Scheda * Ravenclaw, 5th year

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    Daphne si sentì molto in colpa per aver trascinato quel ragazzo nei guai con lei, ma, ormai, come aveva sottolineato il Grifone stesso, ciò che era stato fatto era stato fatto.

    Non ti devi preoccupare per quello. Mi premeva toglierti di dosso il prima possibile Stewart.

    Ascoltò, in silenzio, le parole del ragazzo e si trattenne dallo scoppiare a ridere.

    Stewart, come tutti i suoi amici deficienti, non smetterà mai di gironzolarmi intorno.

    Disse evidentemente divertita. Il ragazzo, infatti, così come tutti i Serpeverde, usava “disturbare” ed “infastidire” la Lestrange credendo che, un giorno, lei li avrebbe invitati nella sua villa o che, magari, gli avrebbe presentato i suoi genitori. Peccato che tale tentativo di inserirsi nella società si fosse mostrato spesso inutile e, anzi, controproducente.
    Dopo l’intermezzo comico si presentò al ragazzo, che fece altrettanto.

    Cameron Alton, mai sentito.

    Pensò fra sé e sé la ragazza che, però, si limitò a sorridere al Caposcuola. Si mostrò vagamente interessata a fare una passeggiata con lui, quando quest’ultima la propose e, quindi, annuì abbassando leggermente la testa. A dire il vero, non le sembrava molto indicato fare una passeggiata, avrebbero fatto meglio a concordare una versione da dire a chi sarebbe giunto lì per punirli. La prima punizione della sua vita, chissà i suoi genitori come l’avrebbero presa. Che poi, a dire il vero, non c’era nessun motivo per punire i due ragazzi e Stewart avrebbe potuto benissimo farsi gli affari propri.

    In fondo Stewart non è un cattivo ragazzo... No, rettifico. E' odioso. Non ha attenuanti.

    Sebbene non stessero parlando, il ragazzo stava pensando alla medesima persona che occupava i pensieri della biondina in quel momento: Stewart.

    Fondamentalmente, Stewart è un perfetto idiota. Se solo fosse anche minimamente intelligente e furbo non andrebbe a fare la spia su di me. Sai com’è, innanzitutto, mio padre è Friederich Lestange, poi, suo padre lavora per mia madre e, per finire, i pomeriggi a villa Lestrange fanno gola a tutti i Serpeverde. Peccato che il loro tentativi di far colpo su di me falliscano sempre miseramente. Secondo il mio modesto parere, la sua unica attenuante è avere lo spessore intellettivo di una gallina.

    Disse la ragazza con un tono di ovvietà che poteva risultare quasi fastidioso. A dire il vero, non voleva sembrare una persona saccente, o una Purosangue che ostentava il suo cognome, o la sua famiglia, ma quella frase non era stata detta a caso, ma era frutto di un ragionamento che, mentre il ragazzo cercava di mandare via Stewart, si era autonomamente delineato nella mente della biondina. Ella, infatti, aveva una psiche piuttosto contorta e, molto spesso, le capitava di pensare sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliata. Raramente, però, esternava i suoi pensieri malsani. Ma, a quanto pareva, quel giorno era una giorno raro.

    Tutto bene?


    Mentre camminavano, notò che il ragazzo si fermò e si incupì, così, porse questa domanda in modo gentile. Non voleva assolutamente essere invadente, il suo era un gesto di pura cortesia.



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  8. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    << Stewart, come tutti i suoi amici deficienti, non smetterà mai di gironzolarmi intorno. >>
    Ah, questo era chiaro.
    Mentre camminavano, aveva iniziato a pensare ai pochi inviti che avevano sorpreso così tanto la madre. Non certo inviti per i salotti di famiglie come i Lestrange, appunto - di qualunque ceppo, dei Lestrange - ma per serate cui la madre aveva deciso di partecipare, diventando fra l'altro abilissima a nascondere come si sentisse dentro.
    Per sua fortuna, quegli inviti non lo avevano mai toccato. L'immagine di se stesso in una di quelle ville, dove avrebbe dovuto leggere negli sguardi di tutti diffidenza, pietà...mentre magari sua madre avrebbe cercato di ... assicurargli un futuro nel mondo magico...lo fece rabbrividire.
    << Secondo il mio modesto parere, la sua unica attenuante è avere lo spessore intellettivo di una gallina. >>
    Rise, riprendendosi dai pensieri più cupi, grazie a quella battuta.
    In effetti anche lui e Amber avevano creato un intero vocabolario di aggettivi su persone come Stewart.
    << Sì, tutto bene...Allora possiamo scusare molta altra gente, qui...ultimamente. >> commentò, accennando al castello dietro di loro.
    I Serpeverde sottodotati potevano essere giustificati...il problema per gli anni futuri restavano i professori, perché dubitava che si sarebbero dati una calmata. Non sarebbero stati contenti fino a che ogni studente non fosse diventato un perfetto soldatino. E siccome era quasi sicuro che nemmeno la ragazza che aveva davanti fosse la tipa che si lascia piegare facilmente...
    La situazione comunque era decisamente diversa, nei loro due casi. I professori sembravano divertirsi a sfidare gli studenti delle case al "Quanto reggerai, prima di supplicare di poter passare all'unica casa decente degna di esistere?"
    << Ecco qui i due che hanno deciso di inaugurare l'anno di punizioni...>>
    Sul sentiero che proveniva dal castello stavano provenendo nuovi passi.
    Eccolo qui...
    Si voltò verso il castello, volgendo le spalle alla staccionata.
    Il sorriso tronfio di Stewart...che seguiva di qualche passo il professore giù per il pendio e verso di loro...avrebbe voluto cancellarlo a suon di calci. Quello di Kierkgard anche.
    Volle togliersi almeno la soddisfazione di spegnere quello del coetaneo. << Grazie, Stewart. Serviva la spinta a rientrare...inizia a fare freddo. >>
    << Silenzio. >> lo zittì Kierkgard. Passò lo sguardo da lui alla Corvonero. << Non sono stupito di dover punire Alton, ma tu...>>


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 23/7/2013, 23:30
     
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  9. ~MeantToBe
     
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    Daphne Renée Lestrange * Scheda * Studentessa, 5th year

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    Work in progress :D


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