Questa proprio non ci voleva.

Helga&Amber

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  1. RainbowEater
     
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    Helga Montague * Scheda * Studente, 6^ anno


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    Aspettai molto pazientemente, nonostante dietro ai miei occhi fosse comparsa una strana traccia oscura. Quella donna, tardava ad arrivare ed io sapevo il perché. O almeno, ipotizzavo che qualsiasi motivo che l’avesse fatta allontanare dal proprio posto di lavoro non fosse per niente valido, nemmeno un minimo. Sbuffai e mi sistemai i capelli dietro le orecchie mentre, con disinvoltura, tornavo ad osservare la grifondoro che non smetteva di parlare. E dire che le avevo dato l’occasione di mettersi a tacere per una buona volta e capire quale fosse il suo posto lì dentro. Ma, a quanto pareva, non sapeva tenere la lingua a freno.
    “No, secondo me hanno scelto la più scansafatiche dei guaritori in commercio. Fai bene ad avvisare tuo padre, credo che le due cose in cui non si scherza, siano lo studio e la salute”.
    Mi osservai a guardarla sollevando un sopracciglio, intenta a darle una delle risposte che si meritava, poi però ci ripensai. Avrei potuto giocare la cosa a mio vantaggio. Un po’ come negli scacchi dei maghi, in cui dovevi misurare bene la tua mossa prima di effettuarla e dopo, accettarne le conseguenze. Alcune mosse erano perfettamente scoperte, molto rischiose, altre portavano direttamente alla gloria. Ebbene, forse io avevo trovato il mio “scacco”.

    Penso che il Ministero non possa commettere errori nella scelta dei suoi dipendenti. Purtroppo, sono gli unici su cui può mettere mano e di certo non può permettersi di commettere degli errori.

    Feci un momento di pausa, scandendo bene le parole ed enfatizzando sul “purtroppo”, per farle intendere che non apprezzavo il fatto che non avesse potuto prendere particolari provvedimenti nei confronti dei ragazzi delle altre casate. Si parlava di istruire tutti e di fornire a tutti le stesse conoscenze. Baggianate, dicevo io. Loro non meritavano di vivere come noi. Loro non erano degni di apprendere le arti magiche allo stesso modo di come facevamo noi. La fortuna della mia famiglia era quella di trovarsi in una situazione avvantaggiata rispetto ad altre e quindi potevo sempre contare in un qualcosa di più.

    In ogni modo, credo che questa donna abbia cercato di uscire dalle righe, magari trovando troppo vantaggiosa la sua nuova posizione. Si ricrederà molto presto. Dopotutto, è nostro dovere informare qualcuno. Pensa a cosa succederebbe se adesso qualcuno dovesse avere bisogno urgente di cure e non dovesse trovare nessuno se non qualche studente malaticcio ed io che, di arti curative, non me ne intendo per niente.
    No, oh no. Dobbiamo essere tutti al sicuro, qui.


    Conclusi con un vago sorriso, di chi aveva vinto. Probabilmente lei non avrebbe capito il tipo di gioco che stavo combattendo, era ancora inconsapevole delle pedine che si stavano muovendo ai piani alti, ma io invece lo sapevo ed ero ben pronta nel mostrare quanto fossi affidabile come persona per questo nuovo governo che stava facendo già così tante ottime cose per la nostra scuola!
    Mi voltai un momento verso la porta ancora chiusa e, sebbene inizialmente avessi deciso di ignorarlo, optai per rispondere al suo commento.

    E faresti bene ad invidiarci. Chi non vorrebbe essere come noi?



    * Role code by Ellenroh Carrow *
     
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8 replies since 12/7/2013, 17:26   155 views
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