Che ci fai qui?

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  1. Tesla!
     
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    Se c'era una cosa che avevo capito era che in quella scuola tendenzialmente i professori - ma di più il custode in effetti - non erano in grado di farsi i fatti loro. Era un dato di fatto, spesso cercavo di intermediare tra alcune delle loro tristi uscite da.. uomini con le manie del controllo, tuttavia se c'era qualcosa che non mi piaceva era il professore di incantesimi che il ministero aveva deciso di affiancarmi a partire dall'anno in corso. Aveva uno strano odore che poco mi convinceva.
    Eppure, quel giorno, ero rimasto sorpreso: trascinato dalla custode, uno dei ragazzi dell'ultimo anno aveva deciso di venirmi a trovare. Era un record anche per me, non era mai successo che un alunno venisse da me subito dopo il banchetto dell'inizio della scuola: tuttavia, avevo il vago dubbio che non avesse fatto niente di male ai miei occhi. Anche perchè ero un uomo vampiro di mondo, in 120 anni avevo visto e fatto tante cose, perciò a meno che non avessero barbaramente picchiato un coetaneo e/o ucciso qualcuno, potevo rimanere tranquillo che non avrei dovuto contattare il Ministero.
    Avevo trovato la custode, seguita da un Cameron Alton apparentemente tranquillo, non ascoltai minimamente quello che la custode aveva da dirmi anche se in effetti facevo di tutto perchè lei non se ne accorgesse - anche se era una brava custode, molto preparata e ligia alle regole -
    anche perchè avevo sonno anche io.
    Congedata la custode della scuola con mille ringraziamenti di aver portato il ragazzo da me, guardai quest'ultimo con attenzione. Conoscevo la sua storia, Cameron Alton e la fidanzata Amber - da capodanno 2009. Erano stati molto sfortunati e spesso l'anno precedente erano stati nel mio ufficio, il sesto era stato un anno difficile per entrambi, sapevo quello che era accaduto a capodanno 2009.
    «Cameron, Cameron, Cameron» dissi con il classico tono euforico che mi colpiva in quei casi «mi ricordi perché ti trovi qui ragazzo? Non le ho prestato molta attenzione. Si perdeva troppo in chiacchiere»

    Edited by Hermione G Weasley - 8/7/2013, 07:18
     
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  2. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    L'aveva lasciata berciare credendo che prima o poi lo tsunami si sarebbe esaurito, ma da quando aveva visto Amber avviarsi verso la Torre Grifondoro e le aveva strizzato l'occhio per darle un silenzioso appuntamento nella Sala Comune, Miss Custode non aveva ancora smesso di elencare puntigliosamente le svariate regole che lui era riuscito a infrangere in 4 h da quando si trovavano a Hogwarts. A ben vedere l'espressione del Preside, doveva aver stordito anche lui - giudicò quando il mago l'ebbe salutata, assicurandogli che il criminale sarebbe stato punito a dovere.
    << Cameron, Cameron, Cameron...Mi ricordi perché ti trovi qui ragazzo? Non le ho prestato molta attenzione. Si perdeva troppo in chiacchiere.>>
    Non riuscì a trattenersi dal sorridere, quando lo sentì esordire chiedendogli di ripetere perché si trovasse lì.
    << Da dove ricomincio? >> chiese, grattandosi confuso il sopracciglio. << Sembra che ne abbia fatte diverse, in poche ore. >>
    A dirla tutta non sembrava soltanto, ma era proprio così.
    Il bello era che non provava il minimo senso di colpa - ok, questo non era cosa da riferire - per come lui e Amber avevano deciso di iniziare il loro ultimo anno a Hogwarts. Non aveva trasgredito al coprifuoco solo per lei, comunque, non tentava di spacciare la voglia di trasgressione per un fine caritatevole o che so. Nono, ne aveva sentito il bisogno lui quanto Amber e lo ammetteva.
    Aveva sentito il bisogno di vivere un momento che potesse far nascere sul viso della ragazza quel sorriso che aveva visto sulle labbra di Mark e Melissa...un entusiasmo che lei non provava da troppo tempo. E di riflesso nemmeno lui.
    La proposta che Amber gli aveva fatto così seriamente mentre stavano per scendere dall'Espresso, lo aveva fatto pensare a quanto fossero ormai così uniti, l'uno l'appoggio per l'altro, tanto che vedere accendersi un ormai raro sorriso sul viso di Amber corrispondeva ad una delle gioie più belle, per lui.
    << Ne avevamo bisogno. Mi dispiace. Non sarà sempre così, lo prometto...>>
    A quanto pareva, avrebbe dovuto entrare nell'ottica di essere un Caposcuola. Per Amber la cosa era del tutto prevedibile, ma su se stesso non avrebbe mai scommesso, non avrebbe mai pensato di ricevere la spilla. Sospettava che la motivazione fosse quella di raddrizzarlo, più che quella di contare veramente su di lui. Era consapevole di non essere il migliore quanto a voti, ma...ancora meno si sarebbe visto come il caposcuola ideale causa condotta. Gli sovvenne di fare al Preside la domanda "perché la spilla è scivolata nella mia busta", ma alla fine desistette e rimase lì, davanti alla scrivania del mago, a figurarsi quanto dovevano desiderare la Caulfield e qualche altro professore di vederlo punito già alla prima sera a Hogwarts.


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 16/7/2013, 10:58
     
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  3. Tesla!
     
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    Guardai Cameron con un mezzo sorriso divertito dato che anche lui aveva sorriso, mentre la custode ci lasciava finalmente soli a discutere da uomo ad uomo. In effetti scegliere una donna come custode di Hogwarts era stato un pò azzardato, ma probabilmente c'erano sempre dei buoni motivi. Alla domanda del ragazzo sul da dove incominciare da raccontare ciò che era successo, beh la scelta era semplicissima per davvero.
    Incomincia dall'inzio e passa per i dettagli fondamentali, che sono quelli di nostro interesse. Le chiacchiere non fanno bene alle mie povere orecchie sorrisi appena guardandolo e versandomi del vino rosso nel bicchiere, sedendomi sulla poltrone di pelle comodissima che mi aveva regalato Sophie qualche tempo prima. C'era da dire che quella ragazza mi conosceva davvero. Abbiamo molto tempo e devo pensare ad una punizione come si deve gli risposi con un sorriso sghemo, classico da me in quei momenti.
    Lo guardavo con aria vagamente stordita, insomma: ok farsi mettere in punizione il primo giorno di scuola, ma il fatto che mi sembrava abbastanza giù di morale e qualcosa non andava, ma che cosa?
    senti ragazzo. Capisco che la vostra situazione è molto particolare e che avete bisogno di stare insieme, per poter affrontare la vostra vita schifosa. Tuttavia, volendo, se so dove vi trovo, fino a che ora e che state facendo a 3 sere a settimana.. potrei eventualmente pensare di lasciarvi libertà. Solo perchè siete caposcuola e NON voglio che abusiate della vostra spilla perchè mi odiate. Però per favore dissi ad un certo punto se avete qualche problema, venite a parlarne con me.
     
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  4. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    Cominciare dall'inizio...la faceva facile, lui.
    Lo guardò andare dalla scrivania alle due poltrone di pelle, l'immancabile bicchiere di vino tra le mani, con quella sua aria disincantata, a volte elettrizzata, che ricordava lo aveva proprio stordito l'anno precedente, quando stonava ancora di più con la severità che avevano intorno. Lo aveva stordito e anche infastidito, perché Cameron lo aveva visto sorridere mentre il pensiero di suo padre martellava nella sua testa, mentre attorno a loro cresceva quel gelo.
    Era cambiato qualcosa? No, al ritorno stavano notando la stessa freddezza lì ad Hogwarts come avevano visto nella Londra magica.
    Capisco che la vostra situazione è molto particolare e che avete bisogno di stare insieme, per poter affrontare la vostra vita schifosa.
    Capire...
    Aveva fondati dubbi che chiunque potesse capire la sua situazione, ma non solo la sua. Non erano soltanto lui e Amber a passarsela male.
    Sul treno qualcuno aveva sparlato di suo padre e della sua famiglia, senza nemmeno abbassare la voce quando si era accorto che lui sentiva - passando insieme a Hanry. Qualcuno aveva un cognome ben noto...e la cosa non lo stupiva più di tanto. James Lyndon era sempre stato un coglione...sotto questo aspetto non c'erano novità.
    Quindi...da dove cominciare? Da quale delle tante cose che lo avevano fatto scattare? Da quando proprio Lyndon si era preoccupato di spifferare alla Custode che lui e Amber stavano tornando dall'esterno ben oltre lo scadere del coprifuoco?
    Oppure dal sorrisino odioso che aveva visto sulla faccia di quelli che assistevano alla scena, nuovo professore compreso - odiava già quell'uomo...non gli importava se poteva essere considerato poco corretto odiare uno sconosciuto senza dargli la minima possibilità. Cameron Alton non riusciva più tanto a essere corretto, da quel pezzo ormai.
    << Abbiamo molto tempo e devo pensare ad una punizione come si deve. >>
    << Se dovesse avere carenza di idee...conosco un prof che sarebbe eccitato all'idea di inventarne una montagna...>> disse pensando a Mulciber. << E nemmeno il nuovo scherza...Ma dove li andate a prendere? >>
    Blando tentativo di spezzare il proprio nervosismo, più che di scacciare lo spirito di una punizione. Non gli importava nulla, più nulla di punizioni e voti, esami...
    << Faremo il possibile...per non metterci troppo nei guai. >> Lo guardò, sforzandosi di ignorare il disagio di essere osservato così a lungo. Era uno sguardo diverso dal falso pietismo che aveva visto sul volto dell'uomo che era venuto a casa loro in piena estate per comunicare con un registro monocorde che...no, il corpo di un ex Auror coperto di infamia non poteva essere restituito alla famiglia.
    Suo padre non poteva tornare a casa, nemmeno da morto.
    Grazie a tutti.
    Il pensiero portò quell'ondata di collera a inondarlo da dentro, costringendolo a stringere le mani fino ad avere le nocche bianche.
    << Faremo il possibile, non posso promettere altro. Se dovessi incontrare qualche bella faccia nei corridoi uscendo da qui...si faccia bastare le mie scuse anticipate, perché non so come potrei...>> prese un profondo respiro, decidendo di giocarsi la carta della curiosità...almeno per distrarre se stesso da pensieri più pericolosi - lui che cambiava i connotati a Lyndon, per esempio - e di porre davvero quella domanda. << Per caso l'idea di fare Caposcuola una testa di ...come me è stata sua? >>


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 17/7/2013, 09:49
     
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  5. Tesla!
     
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    Se c'era una cosa che mi riusciva bene in effetti era capire quel ragazzo, perchè comunque non era affatto facile in quella situazione. Sapevo che non mi avrebbe creduto quando gli avevo detto che lo capivo davvero, ma se il momento sarebbe stato propizio, avrebbe dovuto ricredersi. Temevo infatti, che sia lui che la fidanzata avrebbero dovuto chiedere il mio aiuto per qualcosa, non sapevo ancora per qual motivo, ma si sa che il sesto senso non sbagliava mai. Ovviamente da una parte sapevo che Cameron poteva dire che ero praticamente un'impiccione o qualcosa del genere, di sicuro non potevo dirgli che non era vero in effetti.
    Avrei voluto aiutare alcuni dei ragazzi più in difficoltà e sia Alton che la Jackson erano sempre stati vittime di ragazzini d'età uguale o inferiore poco importava, davvero stupidi.
    Forse li avevo visto come miei figli, Cameron mi ricordava davvero il mio Frederick, sia fisicamente che il modo di fare, forse non ero imparziale... anzi non lo ero proprio per niente.
    «Per quanto riguarda le punizioni, il professor Mulciber me ne ha già decantate parecchie delle sue idee» ammisi con un sorriso, per poi scrollare le spalle «Mi piacerebbe saperlo in effetti perchè il ministero me l'ha fatto trovare impacchettato con un bel fiocco al collo prima del banchetto, insomma è stata una bella sorpresa anche per me» ammisi tranquillamente bevendo un pò di liquido rosso che era presente nel mio calice.
    Io accetterò le tue scuse, ma la mia carica di preside vorrebbe tanto poterle accettare, ma la politica qui funziona un pò diversamente dissi con un mezzo sorriso, era evidente che lo prendevo in giro, ma... ehy, mai togliere tutto il divertimento ad un centoventenne!
    Nel caso ti scorto io per tutta la scuola per controllare che arrivi sano e salvo nella tua camerata.. Tanto non ho sonno. avrei tanto volto dirgli che non avevo per niente sonno perchè ero un vampiro e da una parte avrei risolto tutti i miei problemi alla radice dato che che probabilmente la scuola si sarebbe svuotata in fretta, dall'altra, beh.. non avrei avuto più nessun sostentameno lavorativo e mi avrebbero dato la caccia fino a che un bel paletto nel cuore non mi avesse raggiunto per direttissima.
    «E per quanto riguarda l'idea di diventare caposcuola, beh. Si effettivamente è stata mia.. non voglio fare giri di parole, ma è per tenervi sotto controllo meglio. Avere una spilla di quel calibro è la sicurezza che se fate qualcosa, lo verrò a sapere subito. E forse, vi darà una mano a diventare più tranquilli.»
     
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  6. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year


    << Mi piacerebbe saperlo in effetti perché il ministero me l'ha fatto trovare impacchettato con un bel fiocco al collo prima del banchetto, insomma è stata una bella sorpresa anche per me. >>
    Come pensava lui.
    << Mulciber prima o poi mi farà scattare...ma io per un anno cercherò di trattenermi...>> disse con uno sbuffo. << il problema è per chi ha davanti ancora sette anni. Se ci si mette anche questo...Kierkgard...>>
    Rimase qualche secondo in silenzio, ricacciando indietro la rabbia che sentiva salire ogni volta che pensava a quei prof, alle nuove regole, a tutto quel...circo. Amber aveva ragione, era un circo. Dio, come poteva essere cambiato tutto in quel modo?
    Ricordava quella notte, quel maledetto Capodanno, ricordava il risveglio e la casa dove si era trovato in un sacco a pelo.
    Lui, i gemelli...e Amber nella sua stanza. Non sapere nulla di quello che era successo...avere il vuoto assoluto nella mente.
    Aveva mentito, con Amber in quelle condizioni non aveva potuto fare altro. Le aveva nascosto la lettera, aveva capito che non doveva arrivare a leggerla in quei momenti.
    Poi erano tornati i loro genitori. Tre soltanto, tornati dal Ministero dove avevano dovuto difendersi dalle accuse. Tornati cambiati, completamente cambiati.
    E suo padre era stato dichiarato uno dei peggior traditori, rinchiuso chissà dove. Azkaban era stata attaccata e lui si era schierato con il nemico che voleva far evadere i peggiori criminali. La condanna era stata eseguita subito e la sua famiglia...tutti loro, sorvegliati, graziati. Così aveva detto sua madre. Rigare dritto. Doveva solo rigare dritto.
    Strinse a pugno le mani, così forte da sentirle doloranti.
    << Posso farle una domanda? >> chiese quando si fu calmato, sedendosi davanti a lui.


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 25/7/2013, 23:14
     
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  7. Tesla!
     
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    Lo guardai con aria abbastanza stranita, non per altro, ma semplicemente perchè mi sembrava un ragazzo molto posato e il fatto che uscisse con certe cose, non mi sembrava da lui, tuttavia mi sembrava abbastanza normale essere arrabbiati già il primo giorno sia per la punizione, sia per il fatto non fosse stato combinato niente di male. In fondo un pò di elasticità non sarebbe stata affatto male, peccato che tutti i professori della scuola sembravano tutt'altro che interessati di farlo.
    «Non ti devi preoccupare per i ragazzi del primo anno, nella fattispecie dei tuoi fratelli.» dissi facendo un respiro profondo «Mica è detto che rimanga qui. E poi, anche negli anni di Hogwarts di anni fa c'era un insegnante bastardo che ha fatto saltare i nervi di un sacco di persone. ci sono dei professori del genere e purtroppo il ministero ci tiene troppo a farvi rigare dritto, per far si che gente che non avevano polso tornino ad insegnare. Bisogna solo tenere duro, gli anni passano in fretta, purtroppo, se ti fidi di me, il clima che respira là fuori è più o meno lo stesso che si respira qui.» dissi tranquillo, bevendo dal mio bicchiere.
    Quando mi chiese se poteva farmi una domanda spalancai gli occhi dalla sorpresa, ma poi annuii, scrutandolo attentamente, come se potessi leggere nel suo pensiero cosa pensava
    «Certo. Dimmi pure, cosa posso fare per te?» chiesi guardolo con attenzione, inclinando la testa da una parte e accomodandomi sulla sedia.
     
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  8. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    Eccolo lì, quel bisogno che non ammetteva facilmente, che nemmeno poteva ammettere...in certe situazioni.
    Non poteva parlarne con la madre, che sarebbe scattata intimandogli di non parlarne, per il timore che la casa fosse stata posta sotto una qualche forma di controllo...ogni loro dialogo seguito e analizzato.
    Non lo avrebbe mai tirato fuori con Mark e Melissa. Avevano pure il diritto di stare lontani da questi dubbi!
    Non riusciva a mettere questa tristezza sulle spalle di Amber...che in pratica i genitori era come se li avesse persi, pur vedendoli ogni giorno...vivi, li aveva persi. Il Ministero li aveva costretti a reinventare i loro lavori, le loro vite, dopo averli congedati con un'infamia non molto diversa da quella che aveva colpito papà, anche se per un motivo diverso.
    Non riusciva a sciogliere quel magone, mescolato a un pilastro di rabbia che lo imprigionava e che non riusciva a scalfire in nessun modo.

    << Non devi pensarci più, Cam'. La nostra vita sarà molto diversa, adesso...se vogliamo salvarci. >>
    << Se per salvarmi devo rinnegare mio padre...Come puoi lasciare che Melissa e Mark...ed io...ci sentiamo dire questi orrori su pa- ?! >>
    << Con loro non si scherza, Cam! Con il vostro futuro e la vostra sicurezza...non voglio giocare. >>


    << Lei crede che mio padre abbia tradito? >>
    Hai bisogno che creda in lui un estraneo che forse non lo aveva nemmeno conosciuto?
    No, aveva bisogno che qualcuno gli confermasse che non era follia lottare per ricordarlo, nemmeno in mezzo a tutte quelle regole che li volevano...graziati, compatiti...e tenuti costantemente sotto controllo.


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 27/7/2013, 11:46
     
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  9. Tesla!
     
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    Il mio sguardo che era rimasto puntato sul ragazzo lo scrutava con attenzione, evitando di entrargli nella mente: volevo essere una persona di cui potersi fidare e non uno da cui fuggire, soprattutto in un momento del genere, dove nessuno degli altri professori e nemmeno uno del personale di Hogwarts era una persona di fiducia.
    Quando la domanda di Cameron mi raggiunse, beh, mi lasciò evidentemente perplesso, tuttavia avevo ben capito le sue perplessità. Gli erano stati tolti i genitori in un momento in cui c'era bisogno davvero di entrambi, di una loro costante presenza. In quei momenti mi chiesi cosa sarebbe potuto accadere nel caso fosse successo a me con uno dei miei genitori, probabilmente sarebbe stato un disastro, dato che io ero stato legato molto ad entrambi, anche a mio padre che mi aveva allontanato, rinnegato, che non aveva voluto aver più niente a che fare con me fino alla maggior età. Fino a che non avessi capito che fare della mia vita, cosa che all'inizio era semplicemente quello di conoscerlo meglio, poi decisi di proseguire diventando un medico.
    «Non lo conoscevo, Cameron.» sospirai «ma permettimi di parlare come se fossi tuo padre. Se ha tradito? No, se ho capito come agisce il ministero, non l'ha fatto. Se no, la tua famiglia sarebbe stata.. come dire, sterminata all'istante. Per quello che ti dico di essere forte, hai qualcuno per cui rimanere ancorato e saldo alla realtà. Non ti devi permettere di mollare, per te, per Amber e della famiglia che volete formare. Perchè si, ho sentito certe voci che mi sono raggiunte, si sa che a scuola.. tutto gira molto molto veloce» sorrisi
     
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  10. Cameron Alton
     
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    Cameron Alton * Scheda * Gryffindor, 7h year

    << Non lo conoscevo, Cameron. >>
    Gli sembrò sincero e dispiaciuto.
    << Beh, glielo dico io, non avrebbe mai tradito i suoi colleghi...il suo lavoro.>>
    Si rese conto del bisogno che aveva di espellere tutto il veleno degli ultimi mesi solo quando si sentì continuare a sputare fuori tutto, tutto quello che pensava.
    << Non avrebbe mai tradito il Primo Ministro...E se adesso ci fosse ancora, proteggerebbe il Primo Ministro con la sua stessa vita, se credesse in lui come credeva in Shacklebolt. >>
    Se...
    << Non posso credere in un Ministero che lo ha accusato con l'infamia e non ci ha nemmeno permesso di riavere il corpo. >>
    Aveva conosciuto anche lui, Cameron. Aveva conosciuto Shacklebolt e Potter...e non poteva credere che avessero tradito anche loro. Insieme a suo padre, era stato il loro esempio a fargli decidere che avrebbe tentato anche lui i test d'ingresso per l'Accademia, due anni più avanti, quando fosse stato fuori da Hogwarts.
    Soltanto le nuove parole del Preside, pronunciate con calma mentre lui continuava a riversare fuori la rabbia, lo smorzarono e lo aiutarono ad ascoltare: << Permettimi di parlare come se fossi tuo padre. Se ha tradito? No, se ho capito come agisce il ministero, non l'ha fatto. Se no, la tua famiglia sarebbe stata.. come dire, sterminata all'istante. Per quello ti dico di essere forte, hai qualcuno per cui rimanere ancorato e saldo alla realtà. >>
    Questa realtà...
    Sorrise alle ultime allusioni del mago. << Già, in questo Hogwarts è sempre Hogwarts...>> nel modo in cui viaggiavano le voci, come schegge impazzite.
    Lo stava facendo, stava tenendo duro proprio per Amber, per il loro progetto insieme...che era, stava diventando tutto per lui. Però l'insegnamento che suo padre gli aveva dato con il proprio esempio era sempre stato un altro...credeva fortemente in questo.
    Tornò a guardare il Preside. << Ma se questa realtà non la ritenesse giusta...lei non lotterebbe per cambiarla? >>


    * Role code by Ellenroh Carrow *



    Edited by Cameron Alton - 27/7/2013, 13:21
     
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  11. Tesla!
     
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    Gli sorrisi guardandolo. Purtroppo per i figli il proprio genitore era una sorta di eroe, di un uomo (o donna) senza macchia, senza colpe. Tuttavia, gli Alton non mi avevano mai dato l'impressione di fare qualcosa che dovesse andare contro il buon senso, contro il buon senso, il buon senso che avevano le persone giuste e nobili, un pò come poteva essere mio padre, lui era troppo buono.
    Gli sorrisi, lascianodlo sfogare fino alla fine, per poi guardarlo con un sorriso e rispondergli con semplicità immensa
    «Ti credo Cameron, davvero. Credimi davvero, ma questo non potremmo mai saperlo. Non ti crucciare troppo, semplicemente perchè devi portare dentro di te un bel ricordo di tuo padre e non inquinarlo così. Crescendo dovrai mantenere ogni bel ricordo dei tuoi genitori, anche se ora ti sembreranno inutili o qualcosa del genere.»
    Gli sorrisi quando mi disse che Hogwarts era sempre Hogwarts, perchè avevo cercato di mantenere l'aria che si respirava a scuola di tranquillità, anche se spesso giocava a mio sfavore, ma se volevo mantenere il sedere sulla poltrona, beh.. era giocare al meglio delle mie possibilità. Alle sue parole riguardo la realtà sorrisi un poco divertito.
    «Una persona troppo cinica ti direbbe che ognuno di noi vorrebbe cambiare la società in cui vive, un'istituzione che non va troppo bene perchè non va come vuole.. e nessuno si accorge di non essere neppure in grado di cambiare se stesso per adattarsi alla situazione che si era venuta a creare prima di pretendere che il mondo cambi attorno a lui o lei senza muovere un muscolo.» lo guardai con aria assorta. Era tutto sbagliato e lo sapevo benissimo, su di me e sul mio clan, come su tutti i vampiri in generale,l'incantesimo non aveva sorto effetti strani, ma.. io non combattevo comunque quella realtà. Perchè io me ne sarei servito per i miei scopi, ero una persona ambiziosa, senza scrupoli soprattutto se riguardava qualcosa in cui credevo ciecamente come quella della dominazione del mondo. Perchè quella, era la realtà giusta che volevo vivere, il resto era solo condimento, ora però era ora di rispondere a quel ragazzo, senza divagare troppo, per rispondergli come meritava.
    «invece, Cameron, ti dico un'altra cosa. Ho combattuto tanto per idee che credevo giuste, ma qualche volta ho dovuto chinare la testa e accettare un compromesso. Ora sei quasi maggiorenne e presto sarai tu ad avere una tua famiglia. Se credi in qualcosa, qualsiasi cosa, lotta per averla.. Magari lotta con la tua compagna, al suo fianco per cercare un posto che sia vostro, per essere felici e magari combattere una realtà che ti sta stretta. Comunque ricordati di stare attento alle ripercussioni che potrebbe avere su di voi.» sorrisi appena
     
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10 replies since 6/7/2013, 18:23   173 views
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