AZKABAN - CARCERE DI MASSIMA SICUREZZA

La nuova Azkaban



Quello che palpita nel mezzo del Mare del Nord è un cuore malsano.
Pulsa delle voci delle anime rinchiuse, a lottare per un alito di vita in più, strappato all'inedia e al nulla del Braccio A - dove si trovano i criminali che avranno un comune processo, ma che torneranno comunque nel Mondo Magico inevitabilmente cambiati - o al dolore e alla disperazione del Braccio B, dove i colpevoli da rieducare conoscono l'orrore del Protocollo e in particolare gli orrori della Stanza 101.
Non si esce facilmente da quella torre sconfinata di alienazione, non si ha alcun contatto con l'esterno se non con le onde impazzite che fischiano e si infrangono contro la grigia pietra esterna, sfiorata dal volo continuo dei Dissennatori.
Un lamento che di notte è tortura che si aggiunge a tortura. Inesorabile.
Insieme al ricordo di ciò che resta fuori e che forse non si rivedrà mai più.
Si viene marchiati, non appena scesi dal battello o trasportati con la smaterializzazione forzata per mezzo delle manette magiche; si viene marchiati con una successione di rune che punisce anche i disobbedienti attraverso l'irradiarsi dal tatuaggio di fitte di dolore.

Planimetria del carcere

Il BRACCIO A occupa il lato ovest della torre, sviluppando dal basso verso l'alto i locali comuni - celle per i nuovi arrivi, stanze degli interrogatori, cinque infermerie distribuite negli altrettanti piani, refettori - fino a concludere alla sommità con le celle.
Il BRACCIO B ha, nel lato est della torre, una conformazione e una struttura interna totalmente diverse. Ben pochi i luoghi ricreativi in questa sezione, ben poche le possibilità di contatto umano, se non con i membri della Psicopolizia.
Nel braccio B esistono due sezioni. Una sezione accoglie i detenuti dei quali deve essere accertato lo stato di sangue, qualora non abbiano ammesso spontaneamente la loro discendenza da babbani o il loro status di mezzosangue o si siano rifiutati di denunciare chi andava segnalato.
Le celle della seconda sezione, hanno invece finalità di isolamento, il Protocollo di rieducazione per i detenuti politici recidivi e i membri della cosiddetta Resistenza richiede agli agenti del Dipartimento e ai secondini atteggiamenti ben precisi.
Si perde ogni diritto civile, si viene cancellati dalla storia quando si viene internati in queste celle di isolamento. Si viene rasati e rinchiusi in attesa di conoscere il proprio torturatore. Qui l'isolamento accompagna e dilata beffardamente il tempo tra un interrogatorio e l'altro, quando si può venir prelevati a ogni ora per esser portati davanti a chi diventa il proprio demone personale, o lasciati soli nella stanza 101.
Siete stati rinchiusi in questo braccio, dove da un anno si trovano anche i primi Reietti catturati nella Notte dei Cristalli? Se è così...benvenuti all'Inferno.


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