Fine della corsa

per Mr. Spencer

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  1. .Cole
     
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    Era un periodo in cui avevo una bella gatta da pelare: nonostante la Spencer Pubblications stesse andando davvero bene, il profeta stava subendo qualche scossone: non per altro, ma due esponenti del Ministero avevano convocato il personale di altri due settori della redazione e avevamo subito rallentamenti, per fortuna qualcuno di loro aveva si portato tutti i documenti come richiesto, ma l'impaginazione avrebbe potuto subire tremendi ritardi. Poi quel giorno Jared non c'era in quanto era malato e si sentiva notevolmente la sua mancanza: lui era da un paio di anni il mio assistente, grazie al suo ordine, lui semplicemente si occupava di tenere pulita e ordinata la mia scrivania, i miei articoli da visionare erano sempre divisi per data e argomenti, spesso avevano dei post it (erano dei pezzi di carta colorata di origini babbane che incollava sulle pergamene e poi si potevano rimuovere con tutta semplicità) e mi ero tristemente trovato con un paio di cartelline piuttosto fornite da controllare di articoli sul tavolo per i numeri sia in uscita sia quello del giorno successivo. Di mio ero già nervoso e non sopportavo affatto quando qualcuno entrava e lasciavano dei fascicoli sulla scrivania senza aggiungere una riga di spiegazione, niente foglietti e ciò richiedeva molto lavoro, ciò averebbe assolutamente significato anche una bella strigliata ai miei sottoposti, nonchè il cercare di sbollire tutta l'arrabbiatura da parte mia in seprata sede.. perchè io dovevo farmi si rispettare e farmi vedere collerico, ma poi a casa avrei sbollito divesamente. Avevo una segetaria e un assistente, non capivo perchè non lasciavano tutto a Piper, così che potesse spiegarmi cosa stavo guardando, quando io non c'ero. Avevo saputo da Piper che quel giorno uno dei giornalisti voleva parlarmi: così approfittai per digli di presenziare a fine turno, alle 19 in punto, così avevo tempo per dare l'ok alla stampa e pregare che Jared l'indomani potesse almeno fare un'ora di lavoro per controllare che tutto fosse a posto e fortunatamente lo era. Finalmente pensò materializzandosi del doppio firewhiskey con ghiaccio sbuffando appena, finendo poi di firmare due fogli che si era tenuto da parte. Quando sentì bussare aveva appena abbassato la penna sulla pergamena. Signor McKellen, venga avanti. chiamò con tono traquillo, serio, seppur il tono era praticamente glaciale: sapeva che era un ragazzo, immaginava che avesse i suoi buoni motivi per essere lì, ma lui era il boss, era a lui che bisognava dare spiegazioni del perchè doveva essere lì, del perchè aveva chiesto di vederlo. E in fondo, sperava solo di tornare a casa ed in fretta.
     
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2 replies since 10/5/2014, 20:29   67 views
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