( gli antefatti ) A new era

Sotterranei del Ministero

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  1. #Mikhail
     
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    Mentre una delle guardie della sua sicurezza spezzavano i sigilli magici, il nuovo Ministro osservò con uno sguardo di insieme il corridoio che si snodava avanti a lui, oltre quella grata.
    Aveva voluto tenere soltanto due prigionieri in quelle celle, ed era già tempo che uno dei due se ne andasse per sempre.
    "E' tutto pronto, nella piazza?" chiese dopo aver lasciato andare avanti tre delle sei guardie.
    "Sì, Ministro" gli rispose Owens.
    "Il trasferimento degli ultimi detenuti arrestati?"
    "Eseguito. Come l'esposizione dei cadaveri dei traditori."
    "Bene. Fate in modo che nessuno degli adulti presenti lasci la piazza, se non quando sarà ordinato loro di farlo."
    "Sì, Ministro."
    Man mano che avanzavano verso il fondo del corridoio, l'aria si faceva più fredda e umida. Da Ministro, Shacklebolt non doveva aver fatto molto uso di quelle segrete.
    Quando arrivarono alle uniche due celle occupate, non lo stupì affatto trovare i loro occupanti vigili, concentrati a mostrare i loro ultimi residui di orgoglio. Inutile, patetico orgoglio...che si sarebbe divertito a smontare davanti alla loro gente.
    Ignorò volutamente Potter e, volgendo le spalle alla cella dell'ex Capo Auror...Colui che era sopravvissuto, e alla sua figura, si fermò davanti al Ministro destituito.
    Rimase a fissarlo in silenzio a lungo, prima di ordinare alle guardie di aprire la grata e di parlare. Come se dovesse ancora maturare fino in fondo la propria decisione quando, in realtà, la condanna era già nata. La decisione era già stata presa nella Notte dei cristalli, la notte della sua salita al Potere, per questo trovò particolarmente divertente quello sguardo fiero sul viso stravolto, smagrito di Kingsley Shacklebolt.
    "La vostra famiglia è stata presa in consegna ieri, Ministro, mentre tentavano di farla fuggire oltreconfine, in Irlanda."
    La figura si lanciò verso le sbarre che li separavano con la rabbia che solo notizie come quella possono scatenare, donando ad un corpo provato da digiuno e privazione del sonno le ultime stille di forza. "Non si sarebbe reso necessario se voi aveste accettato di divulgare quel messaggio, se aveste cercato di convincere il vostro popolo alla resa."
    Impassibile, osservò le catene tendersi dai polsi e dalle caviglie dell'uomo sulla cinquantina, ancora atletico e imponente. "Non posso risparmiarla a vostra moglie, ma vi assicuro che i bambini non saranno costretti ad assistere all'esecuzione della condanna."
    Con un cenno alla guardia, ordinò che venisse aperta la cella, quasi sicuro che a breve avrebbe sentito anche le reazioni dell'altro prigioniero alle loro spalle.

    Edited by Cameron Alton - 26/9/2014, 16:34
     
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  2. Kingsley Shacklebolt
     
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    Lui ed Harry avevano deciso poche ore prima di risparmiare voce ed energie, per affrontare ciò che sarebbe arrivato. Non era una decisione a cui fosse semplice tenere fede, perché il contatto tra loro, anche la minima parvenza di comunicazione era diventata presto sola cosa che sembrasse capace di tener lontana la pazzia.
    Avevano scoperto risvegliandosi a causa della luce accecante - comparsa all'improvviso e mai più spenta - di trovarsi nelle segrete, unici ospiti di quei sotterranei che nel Ministero non venivano usati da decenni. Isolati da tutto ciò che stava accadendo al loro mondo, non avevano ricevuto cibo ed erano stati sorvegliati in ogni istante da quando avevano aperto gli occhi.
    Le guardie avevano lasciato che si parlassero tra loro, ma non avevano risposto a nessuna delle domande. Non si erano lasciate sfuggire alcun commento, alcuna informazione su quanto avveniva in superficie.
    La mente di Kingsley si era colmata dei ricordi delle prime ore della serata di gala, quello che avrebbe dovuto essere un Capodanno - critico, dopo le notizie sull'attacco ad Azkaban e l'evasione dei peggiori criminali, e invece dalle undici di quella maledetta sera si era trasformato in tragedia.
    << Harry >> mormorò alzandosi in piedi, quando ebbe conferma dei passi che dalle lontane scale oltre la grata di ferro si stavano avvicinando alle loro celle.
    << Sono sveglio >>.
    Certo, sarebbe stato impossibile dormire veramente con quella luce puntata in faccia.
    Puntò gli occhi sulla figura del mago che camminava verso di loro, preceduto da tre guardie e seguito da altre tre. Non lo avevano mai visto prima di quella notte ed era sempre più sicuro che avesse preparato nell'ombra un piano molto più complesso di quello che avesse voluto far credere.
    Kingsley aveva continuato a osservarlo - costringendosi a pensare - anche mentre l'uomo aveva dato l'ordine di chiuderli lì sotto, dopo aver ricevuto il loro rifiuto di parlare alla gente, di consigliarla e convincerla a cedere, a fidarsi di lui come nuovo Ministro della Magia.
    Aveva già minacciato di uccidere Phillys e i bambini davanti ai suoi occhi, ma Kingsley non avrebbe mai ceduto e quell'uomo doveva saperlo come lo sapeva Phillys.
    Come sapevano tutti gli Auror presenti, quelli rimasti nel palazzo per tentare di respingere il nemico insieme a lui ed Harry, quelli che erano riusciti a darsi alla macchia per aiutare i civili lungo le strade di Londra e dei primi villaggi magici colpiti.
    Ricordò ogni istante di quell'orrore, mentre l'uomo lo fissava, e desiderò poterlo avere davanti, senza quelle sbarre a separarli. Dominò la collera finché riuscì, ma quando lo sentì parlare di Phillys e dei loro figli, quando lo vide seguire sorridente le sue reazioni, allora la tensione e la stanchezza mutarono in ondate di rabbia che non sarebbe più riuscito a trattenere e che costrinsero tutte e tre le guardie entrate nella cella a serrare la presa su di lui.
    << Nessuno ti consegnerà l'Inghilterra come un giocattolo, chiunque tu sia! Il tuo piano vigliacco non merita nessun rispetto. >> Non rese loro la vita facile, sputò addosso a quello sconosciuto con quanta rabbia e quanto odio aveva in corpo, guadagnandosi calci e gomitate prima dell'incantesimo che lo immobilizzò definitivamente.
    Chi sei? Da dove diavolo sei spuntato fuori?
     
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  3. #Mikhail
     
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    Imperturbabile, sorridente, restò sul posto, mentre Shacklebolt inveiva contro di lui fino al momento di essere immobilizzato a suon di calci e solo in un secondo momento, con un incantesimo.
    La maggior parte delle sue ricerche, la maggior parte dei profili che aveva raccolto attraverso le spie, molto prima di preparare l'attacco ad Azkaban e quello al Ministero, riguardava proprio Shacklebolt e i maghi che, come lui, erano passati dall'essere infiltrati nel governo per l'Ordine della Fenice, durante la Seconda Guerra magica, a nomi altolocati e apprezzati della nuova legislatura magica.
    Una parte del piano che molti avrebbero giudicato noiosa, tremendamente noiosa, ma che era necessaria se si voleva arrivare nella posizione di procedere, se si voleva salire al potere.
    Lui non aveva fretta, sapeva essere paziente. Sapeva aspettare.
    Aveva imparato sulla propria pelle a farlo, e finalmente gli eventi lo premiavano in ogni aspetto.
    << La piazza attende, Shacklebolt. Attende di sapere cosa succede a chi si rifiuta di collaborare. Ma prima voglio darle un'ultima possibilità. >>
    Attese che l'uomo venisse costretto ad alzare lo sguardo e a guardare verso di lui.
    << Un'ultima possibilità di rivelarci i nomi. Sono spariti in troppi, Signor Shacklebolt. Non parlo solo dei suoi compagni dell'Ordine della Fenice e di quelli che simpatizzavano con Silente, più o meno attivamente. Parlo di Auror, quelli che lei e il Capo Auror Potter, qui dietro, non avete voluto indicarci. >>
    Sorrise, dopo essersi voltato un istante verso l'altra cella, immaginando che Potter desiderasse poter mettere mano su una bacchetta magica per poter agire...per tutto il tempo in cui gli venivano date le spalle.
    << Non ve li daremo mai, quei nomi. >>
    << Così facendo, garantirete loro una fine ancora peggiore della vostra. Sono fuggiti, 'Ministro'...si sono smaterializzati nell'ultimo istante utile...Gli Auror tra i migliori, del Corpo. Quelli che facevano parte del vostro team quando era anche lei un Auror. Robards, Alton, Thornton, Brennant. Quelli che lei ha addestrato insieme a Potter: Weasley, Thomas...Ne abbiamo presi alcuni, ma per ogni nome che si nasconde come un topo di fogna...non sarà una bella fine, glielo grantisco. >>
     
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2 replies since 23/9/2014, 21:27   52 views
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