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Nicholas B..
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<< Uhm...raccomandazione di che tipo? >>
Voleva capire più che altro come avesse lavorato la Taylor con i tirocinanti.
Come guaritrice la conosceva e la stimava, come persona non avrebbe certo potuto sbilanciarsi in opinioni personali. Non avevano avuto a che fare che all'Ospedale, scambio di opinioni e di diagnosi tra colleghi.
Nick non avrebbe mai dedicato a scandali e voci di corridoio più della giusta attenzione: per quanto lo riguardava, corrispondeva allo 0, bello tondo.
Doveva essere proprio per quello che - supponeva - non avrebbe retto molto a lungo nemmeno lui, nell'ambiente che il S.Mungo stava diventando ora, nella nuova Londra Magica. Non aveva mai sopportato i pettegoli e aveva sempre cercato di andare avanti con le proprie forze e le proprie capacità.
Sembrava però che fosse diventato più importante ciò che si era, una vera e propria gara di sopravvivenza a suon di pedigree, da quando il Ministero aveva fatto conoscere il pericolo rappresentato dai ribelli. Faticava ancora a capire che i reietti potessero dalla loro posizione pensare di ribaltare la situazione, anche in un giorno lontano.
Era più probabile che il Ministero riuscisse a farli uscire allo scoperto e a condannarli alla stessa fine che si prospettava per i prigionieri di azkaban fin dal capodanno del 2009.
<< Non ti chiederò giudizi personali sulla Taylor. Non mi interessano queste cose. E' bene conoscere i propri limiti e ciò che può essere migliorato...ciò che fanno gli altri non ci deve interessare, a meno che in sala operatoria non rischi davvero di uccidere un paziente e mettere anche noi nei guai. Non credo fosse il caso della Dottoressa Taylor, però. Giusto? >>
Era sempre stata una dei migliori e - non gli importava quello che veniva detto in modo poco onesto su d lei - lo era stata fino all'ultima ora di lavoro tra quelle mura..