When...where...Who?

Nicholas e Carrie

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  1. Nicholas B.
     
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    Non era raro trovarsi a dover ingurgitare più che bere un caffè bollente e assolutamente senza sapore. Giusto un liquido scuro che potesse ingannare lo stomaco e tenerlo a bada per altre due...tre...quattro ore di corsia.
    Che poi questa volta a tenerlo lontano da quel diritto chiamato "pasto decente" fosse una serie infinita di riunioni anziché di interventi e di primo soccorso, questo erano dettagli sui quali un fisico stanco e affamato non aveva alcuna forza o voglia di questionare.
    Non sarebbe riuscito ad avvertire in tempo Tessa del ritardo, non sarebbe riuscito a liberarsi e a scendere ai piani della direzione prima delle 14...e non solo, ora toccava anche subire una completa redistribuzione degli incarichi fatta in tempi record, quando la cosa avrebbe potuto essere fatta benissimo con più calma e buon senso nei giorni precedenti.
    Perché i colletti bianchi sembravano esercitare così bene solo l'arte dell'incasinare la vita e andare contro ogni senso pratico?!
    Arrivò nei corridoi degli uffici dal reparto, il bicchiere di caffè tenuto lontano il più possibile dal camice mentre infilava nel taschino sul petto una o due matite raccolte...o forse rubate involontariamente qua e là. Accortezza che non impedì comunque uno scontro con la segretaria di Leavitt, che si irrigidì per la tensione.
    Nicholas si chiese se non stesse girando un po' troppo la voce sul suo caratteraccio. La risposta era ovviamente: Sì, visto che la donna sgranò gli occhi e gli indicò la fine del corridoio senza trovare il coraggio di guardarlo in faccia.
    Ma che diavolo?
    << Brody! >>
    Si volse all'arrivo di Levitt. << Buongiorno. >>
    Diplomazia. Diplomazia.
    L'uomo alto - ancora più di lui - e dinoccolato come un ragazzino che non sia ancora né carne né pesce, ma già quasi completamente calvo, come capitava presto ai rossi come lui - si avvicinò con una cartelletta in mano.
    << Pensavo di sgranchirmi un po' le gambe, forse anche tu sarai felice di non chiuderti in un altro ufficio di riunioni. Volevo parlarti dei Tirocinanti che hai ereditato insieme alla promozione. >>
    << Ma che belle notizie...>>
    << Ahahah, sì...lo so. Il rovescio della medaglia. >>
    << Sono tutto orecchie >> disse seguendolo a scendere la rampa discale fatta in senso contrario appena un istante prima. La sala Guaritori era la prima sulla destra e in pochi minuti si era riempita all'inverosimile. Tante belle menti di belle speranze.
    Leavitt aprì la porta e lo lasciò passare, rivolgendosi a lui e agli altri due guaritori che si sarebbero spartiti le "sorti" dei tirocinanti lasciati dalla Caine. Quali sarebbero stati i suoi?
     
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5 replies since 10/11/2013, 22:55   81 views
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